La lotta alle discriminazioni e la promozione della cultura del rispetto di genere sono state al centro di un doppio appuntamento a palazzo del Pegaso, promosso dalla Commissione toscana per le Pari opportunità.
È stato firmato il protocollo siglato dalla Commissione e il Comitato inter-ordinistico ‘Insieme per le professioni’, nato per combattere le discriminazioni nel mondo della professione. A illustrarlo, tra gli altri, la presidente della Crpo Francesca Basanieri e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.
Mazzeo: “Ancora tanto da fare nei luoghi di lavoro”
“Sono felice di presenziare alla firma di questo protocollo – ha detto Mazzeo – perché ci siamo impegnati molto in questi anni, ma c’è ancora tanto da fare in materia di cultura antidiscriminatoria sui luoghi di lavoro”. “Finché una donna in un’intervista di lavoro si sentirà chiedere se ha figli o se ha intenzione di farne – ha aggiunto – non possiamo demordere. Questo protocollo rappresenta un tassello di un puzzle che stiamo costruendo, e siccome credo che le azioni vadano misurate, propongo che ci rivediamo tra un anno per fare il punto delle iniziative intraprese”.
Gli obiettivi del protocollo d’intesa
Con il protocollo d’intesa la Commissione regionale per le Pari Opportunità e il Comitato interordinistico “Insieme per le professioni” intendono collaborare “per individuare percorsi di diffusione della cultura antidiscriminatoria e di destrutturazione degli stereotipi al fine di prevenire e contrastare ogni tipo di violenza e discriminazione e promuovere le pari opportunità”.
Tra gli ambiti di collaborazione: promozione di attività di sensibilizzazione sui temi oggetto del protocollo per cittadinanza e ordini professionali; attività volte alla promozione dei principi di parità tra le persone e delle pari opportunità attraverso la lotta agli stereotipi e ad ogni forma di discriminazione, emarginazione e violenza anche all’interno degli Ordini Professionali; promozione di attività volte a diffondere una cultura che accoglie e rispetta le unicità.
L’inizio di un nuovo percorso
“Questo protocollo, che punta a diffondere la parità di genere nelle professioni – ha detto Francesca Basanieri – rappresenta per me un grande traguardo. Abbiamo deciso di puntare molto sul tema del lavoro, perché il lavoro è importante per la dignità delle persone e delle donne, è con il lavoro che le donne si realizzano e si previene così la violenza”.
Per attuare le iniziative nascerà un “Comitato di coordinamento” composto da quattro rappresentanti del Comitato “Insieme per le Professioni” e da due rappresentanti della Commissione regionale Pari Opportunità. La convenzione ha durata di due anni e potrà essere rinnovata per un ulteriore biennio.
Pamela Panico, coordinatrice del Comitato Pari opportunita dell’Ordine degli Architetti, ha spiegato che ci sono già iniziative in campo, per formare sulla violenza di genere e prevenire con Auser, contro il linguaggio d’odio nelle scuole, per formare sul bilancio di genere, sulle prime iscritte agli ordini professionali per comprendere da dove le donne sono partite e quali difficoltà hanno incontrato.
Violenza di genere, dati preoccupanti
“Dalla ricerca fatta fra gli iscritti all’Ordine degli Psicologi della Toscana, tra il marzo 2022 e il marzo 2023, il 62% dei professionisti ha dichiarato di avere riscontrato fenomeni di violenza tra i pazienti. Tra questi, un ruolo prevalente viene giocato dalla violenza di genere, fenomeno segnalato dal 15% dei colleghi, dietro alla violenza domestica (21%) ed a bullismo e cyberbullismo (25%): è evidente che per contrastare discriminazioni e violenza c’è molto da fare e noi dobbiamo impegnarci in prima persona” ha affermato Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana.
Il progetto “Sentinelle antiviolenza”
Subito dopo è stato presentato il progetto “Sentinelle antiviolenza” che la Commissione realizzerà con il Comitato “Insieme per le professioni”, con Auser e con i Centri antiviolenza. In questo caso si tratta, ha spiegato Basanieri assieme ai rappresentati del Comitato, di Auser e dei centri, di un progetto che “intende diffondere la conoscenza su quello che è la violenza di genere e su quello che si può fare nel caso se ne sia vittime, a quali professionisti e associazioni è possibile rivolgersi”.
Da questo punto di vista, ha sottolineato la presidente della Crpo, fondamentale è il rapporto con Auser, l’associazione per l’invecchiamento attivo che si occupa di fragilità di ogni genere e che conta ben 196 sedi diffuse in tutta la Toscana.