Crescono i diabetici in Toscana e più in generale cresce il rischio di ammalarsi di questa patologia cronica. Sono circa 185 mila i toscani, il 7% della popolazione adulta, che soffrono di diabete, in particolare del tipo 2 da insulino-resistenza o da deficit di insulina (oltre il 90% dei casi). Questo il quadro emerso nel corso dell’incontro ‘Highway diabetes: il paziente al centro?‘, promosso da Motore Sanità col contributo di Lilly, tenutosi nella giornata di ieri presso l’auditorium de La Nazione.
Molte le cause alla base dell’insorgenza della malattia, ha spiegato il direttore di Diabetologia dell’Azienda universitaria ospedaliera di Careggi Edoardo Mannucci: il sovrappeso, la sedentarietà e una dieta disordinata e sbilanciata verso i grassi.
In Toscana la spesa per i farmaci per il diabete si aggira intorno ai 60 milioni di euro. Dai lavori sono emerse inoltre tutte le novità tecnologiche a supporto del paziente: dagli strumenti diagnostici applicabili al braccio che mandano ‘alert’ sul livello di glicemia, ai collegamenti con lo smartphone. Il rimedio più importante rimane, spiegano gli esperti, la prevenzione: dopo i cinquant’anni, consigliano medici e scienziati, è bene controllare il proprio stato di salute con analisi periodiche.