Serata ‘stellare’ per il cinema italiano mercoledì 27 marzo, con la cerimonia di consegna dei David di Donatello – considerati gli Oscar del cinema italiano – trasmessa in diretta su Rai Uno. A trionfare è stato senza ombra di dubbio il film Dogman, di Matteo Garrone, che si è aggiudicato ben 9 statuette, tra cui Miglior film, Miglior regia, Miglior attore non protagonista a Edoardo Pesce.
E a salire sul palco è stato anche un nutrito parterre di ospiti toscani. A cominciare da Carlo Conti, conduttore impeccabile della serata, che con garbo, ritmo e grande professionalità, ha trasformato ancora una volta la serata in un successo. E poi Stefania Sandrelli, viareggina doc, che è salita sul palco sfoderando come sempre tutto il suo carisma di attrice poliedrica, che ha fatto la storia del cinema italiano: è stata lei a consegnare il David di Donatello per la Migliore sceneggiatura originale, sempre per il film Dogman, al fiorentino Ugo Chiti, insieme a Matteo Garrone e Massimo Gaudioso. E ancora per Dogman, a vincere è stata anche la livornese Dalia Colli, che si è aggiudicata il premio come Milgior truccatrice, insieme a Lorenzo Tamburini.
La fiorentina Elena Sofia Ricci ha vinto come attrice protagonista del film Loro, di Paolo Sorrentino. Emozionata e sorpresa, l’attrice ha dedicato la statuetta alle sue due figlie, augurando loro di poter seguire le proprie passioni e vedere realizzati i propri sogni, come avvenuto per lei. Elena Sofia Ricci, nel film del Premio Oscar Paolo Sorrentino, si è trasformata in modo ineccepibile per interpretare il ruolo di Veronica Lario.
Una vittoria che si collega in qualche modo alla Toscana, non solo per la protagonista: le scene girate da Elena Sofia Ricci, a fianco del protagonista Toni Servillo, si sono svolte in una villa privata ad Orbetello e all’Argentario Golf Hotel Resort di Porto Ercole, location dove è stata ricostruita Villa Certosa in Sardegna di proprietà di Silvio Berlusconi.
Ma ancora una volta è stato il toscanaccio per eccellenza a tenere banco: Roberto Benigni è salito sul palco per consegnare il David di Donatello alla carriera al grande Tim Burton, del quale è in uscita il 28 marzo, il ramake, in live action, del film d’animazione della Disney, Dumbo: “Amo da sempre il cinema italiano – ha affermato Tim Burton – qui mi sento a casa”.
Molto emozionato per la vicinanza ad uno dei più importanti registi internazionali, Roberto Benigni ha espresso la sua contentezza per l’invito dell’Accademia e ha ringraziato Matteo Garrone, che lo sta riportando in questi giorni a fare cinema. Come ha ricordato Carlo Conti al microfono, si festeggia proprio in questi giorni il ventennale della vittoria del Premio Oscar, come Miglior film straniero, nel 1999, del film La vita è bella. Quale miglior occasione, per Roberto Benigni, di festeggiare, se non essendo protagonista della serata dei David di Donatello. Benigni ha ricordato al pubblico in sala e a casa di star girando proprio in questi giorni, diretto da Matteo Garrone, il film ispirato alla fiaba Pinocchio, le cui riprese sono iniziate lo scorso 18 marzo nei pressi di Sinalunga.
Il film è sostenuto dall’agenzia regionale Toscana Promozione e vede la collaborazione di Toscana Film Commisison, specializzata nel dare assistenza alle produzioni.
E non poteva mancare, in una serata dedicata alle star del cinema, la voce di un altro toscano che, come Benigni, è conosciuto in tutto il mondo, Andrea Bocelli, che si è esibito, cantando due canzoni insieme al figlio, Matteo. “Cantiamo insieme, ma non è un passaggio del testimone, visto che vado ancora avanti con la mia carriera” – ha precisato il tenore di Lajatico – lanciando in modo affettuoso e spiritoso una frecciata al figlio, che si sta affacciando sulla scena musicale.