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Si chiude l’anno dantesco: oltre 200 eventi in tutta la Toscana

La Toscana ha aderito con entusiasmo alle celebrazioni dantesche, in tutto sono stati 191 i progetti finanziati con il bando regionale grazie a 283.500 mila euro di risorse impegnate. A queste iniziative si sono aggiunti 9 macro eventi che hanno potuto contare su altri 138.500 euro

Dante Alighieri in piazza Santa Croce a Firenze - © xsmirnovx

La Toscana ha fatto pace con il suo cittadino più illustre Dante Alighieri il creatore della lingua italiana che fu cacciato da Firenze nei primi anni del ‘300 e iniziò così un lungo esilio durante il quale scrisse il suo capolavoro famoso in tutto il mondo la Divina Commedia.

A Palazzo Portinari Salviati che fu dimora della famiglia di Beatrice si è chiuso l’anno che la Regione Toscana ha dedicato alle celebrazioni del Sommo Poeta in occasione dei 700 anni da sua morte.

È stata l’occasione per fare il punto su “Dante O Tosco” uno straordinario programma di eventi e spettacoli rivolti a un pubblico di tutte le età che ha coinvolto i cittadini e migliaia di turisti e visitatori.

La Toscana ha aderito con entusiasmo alle celebrazioni dantesche, in tutto sono stati 191 i progetti finanziati con il bando regionale grazie a 283.500 mila euro di risorse impegnate.

A queste iniziative si sono aggiunti 9 macro eventi che hanno potuto contare su altri 138.500 euro, per un totale di 420 mila euro e oltre 200 eventi organizzati in tutta la Regione.

Tutti gli eventi e le iniziative sono stati raccolti e raccontati con articoli, news e video dal sito web danteotosco700.it realizzato su mandato della Regione Toscana da Fondazione Sistema Toscana.

Eugenio Giani il presidente della Regione Toscana ha dichiarato: “Più di 200 iniziative nei 273 comuni della Toscana sono la dimostrazione di quanto questa terra si sente espressione dell’immortalità dell’opera di Dante Alighieri. Quest’anno sono i 700 anni dalla morte che avvenne nella notte tra il 13 e il 14 settembre a Ravenna nel 1321. Dante fiorentino nella Divina Commedia cita personaggi della sua città in almeno 40 occasioni: 32 all’Inferno, 4 in Paradiso e 4 in Purgatorio ma in realtà si sente più toscano. Nasce ‘nell’aer tosca’ quando descrive la sua venuta al mondo. Nel decimo canto dell’Inferno quando Farinata degli Uberti lo vede si alza e lo chiama ‘O Tosco’. Proprio su questo concetto abbiamo sostenuto e portato avanti le iniziative su Dante nell’anno che ora ci apprestiamo a chiudere, chiudiamo in bellezza”.

2021: un anno di eventi

Mostre, opere liriche e teatrali, reading, spettacoli, installazioni interattive, itinerari, app. Molti sono stati i modi scelti per celebrare Dante in ogni zona della Toscana.

Dallo spettacolo di Simone Cristicchi “Il Paradiso”, alle mostre del fotografo di fama mondiale Massimo Sestini, dai divertenti video di Wikipedro al portale realizzato in collaborazione con l’Emilia Romagna sulle Vie di Dante, dal documentario Dante Confidential all’app Intoscana con Dante.

Dai 100 canti per Siena che ha coinvolto attori e cittadini nella lettura della Divina Commedia fino al concorso per band e musicisti Dante Rock organizzato dalla Fondazione Arezzo Wave che ha portato alla creazione di un vinile con canzoni ispirate al Sommo Poeta.

Dai “Dantini” lezioni animate per i bambini delle scuole primarie allo spettacolo “A riveder le stelle” di Piero Pelù e lo scrittore Aldo Cazzullo che ha da poco pubblicato un libro dedicato a Dante “Il posto degli uomini”.

Aldo Cazzullo ha dichiarato: “È stato un anno interessantissimo e affascinante in cui molti italiani hanno realizzato di essere più legati all’Italia di quanto pensavano di essere. Questo perchè Dante è l’inventore dell’Italia, ci ha dato una lingua l’italiano e un’idea dell’Italia. Per Dante l’Italia non era uno stato, era un’idea, un sistema di valori, cultura, bellezza. Dante è vivo, sono vivi i suoi personaggi. I peccati e i sentimenti di cui parla sono ancora i nostri e i mali dell’Italia che lui denuncia sono gli stessi ancora oggi”

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