Dopo quasi un anno di trattativa, lo scorso 23 ottobre è stata finalmente approvata dalla Commissione la seconda versione del Piano Strategico nazionale (Psp) della Pac (Politica agricola europea) 2023-2027.
Sul fronte dello sviluppo rurale il periodo di programmazione 2023-2027 è caratterizzato dalla grande novità di un documento programmatorio nazionale (il PSP Italia appunto), che contiene specificità regionali, declinate poi da ogni regione o provincia autonoma nei cosiddetti Complementi per lo sviluppo rurale.
“Questa prima modifica del PSP Italia, già nel primo anno di partenza di questa nuova programmazione 2023-2027 – sostiene l’assessora Stefania Saccardi – è stata molto complessa e al tempo stesso molto attesa da parte di tutte le regioni. E’ stata infatti necessaria perchè declina in modo più puntuale le specificità regionali in base alle necessità di ciascuna”.
“La nuova versione del PSP Italia –prosegue Saccardi – contiene diverse modifiche anche riferite alla Toscana, che renderanno l’attuazione del nostro Complemento per lo sviluppo rurale molto più rispondente ai fabbisogni regionali. Mi riferisco soprattutto alle modifiche fatte all’intervento per l’Agricoltura biologica, che vede un incremento della dotazione finanziaria di ben 27 milioni di euro e che prevede l’introduzione del principio della “degressività”. Entrambe queste modifiche approvate ci consentiranno di finanziare il maggior numero possibile di beneficiari, in un settore, come quello del biologico, cui la Regione ha da sempre prestato molta attenzione. Ricordo che in Toscana il 34% della superficie agricola utilizzata è già destinata al metodo biologico”.
Entro l’anno è prevista una modifica del Complemento per lo sviluppo rurale (Csr 2023-2027), per allineare i suoi contenuti a quelli del Piano strategico nazionale.