Il primo cuio ecologico certificato al mondo nasce in Toscana. A realizzarlo è la Conceria Gi-Elle-Emme di Ponte a Egola, in provincia di Pisa, storica azienda con oltre cinquanta anni di attività alle spalle che lo scorso dicembre è stata la prima in Europa a ottenere la certificazione UNI 11427 (rilasciata da Icec), che permette di utilizzare il termine “cuoio ecologico”.
Innovazione per abbattere i consumi
Un risultato importante per la conceria fondata negli anni Cinquanta che oggi può vantare 40 dipendenti, 21 milioni di fatturato annuo nel 2019 e una produzione di 1.500 tonnellate di cuoio. L’azienda affonda le sue radici nell’antica tradizione della concia al vegetale e ha ottenuto la certificazione green grazie a un importante lavoro di revisione dei processi interni.
Un’innovazione di processo che Gi-Elle-Emme ha avviato nel 2010, investendo in nuovi macchinari circa 4,6 milioni di euro.
L’innovazione finalizzata a diminuire l’impatto ambientale ha portato negli ultimi dieci anni ad abbattere del 27% i consumi idrici e del 28% i prodotti chimici utilizzati. I valori raggiunti vanno ben oltre i livelli richiesti dalla certificazione UNI 11427, volti a garantire che il processo industriale sia virtuoso e controllato. Il consumo di energia elettrica, ad esempio, rispetto alla norma, è inferiore di oltre il 55%, mentre le emissioni di CO2 in atmosfera del 73%.
“Il nostro cuoio nasce per durare nel tempo – spiega Tommaso Lapi, CEO di Gi-Elle-Emme – è un prodotto naturale e resistente che non deve distruggersi velocemente, come un materiale biodegradabile. Questo concetto, su cui si basa anche la certificazione 11427, abbraccia a pieno un’idea di moda timeless che si basa sul valore del prodotto e si contrappone al consumismo sfrenato del fast fashion usa e getta”.
Verso un’economia circolare
Un lavoro di ottimizzazione importante è stato portato avanti anche sulla circolarità del processo produttivo della conceria. Oggi infatti solo il 2% del totale degli scarti di lavorazione si può considerare un rifiuto da smaltire in discarica. Il restante 98% viene riutilizzato come sottoprodotto e quindi rivalorizzato in nuove industrie.
Gi-Elle-Emme inoltre seleziona anche i propri fornitori sulla base di politiche ecologiche. Tutte le materie prime arrivano dall’Europa e sono completamente tracciabili, per una ecosostenibilità a tutto tondo.
“Abbiamo innovato un processo di concia tra i più tradizionali, implementando l’azienda con soluzioni tecnologiche 4.0 – ha concluso Lapi – una piccola rivoluzione, elaborata negli anni, che ci ha permesso di ricevere questo importante riconoscimento, del quale siamo profondamente orgogliosi”.
Grazie quindi al cuoio da suola ecologico, le calzature prodotte con il cuoio della Conceria Gi-Elle-Emme possono adesso puntare ad ottenere il marchio Ecolabel Ue, un brand di qualità ecologica certificato dall’Unione Europea che contraddistingue prodotti e servizi che, pur garantendo elevati standard prestazionali, sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita.