Nelle Crete senesi la prima parte dell’itinerario ciclabile dei “Due mari”, è quanto deciso dalla Giunta regionale toscana, con l’approvazione di una delibera proposta dall’assessore regionale alla mobilità ed alle infrastrutture Stefano Baccelli.
La pista che collega i due mari
L’itinerario ciclabile dei “Due mari” collega Tirreno ed Adriatico e interessa tre regioni: Toscana, Umbria e Marche. Si sviluppa da Marina di Grosseto a Fano, mentre in Toscana attraversa 16 comuni di tre province: Grosseto, Campagnatico, Civitella Paganico, Murlo, Buonconvento, Monteroni D’Arbia, Siena, Castelnuovo Berardenga, Asciano, Rapolano Terme, Sinalunga, Bucine, Arezzo, Monterchi, Anghiari, Sansepolcro. Una lunghezza complessiva di 373 chilometri ed un valore di 76.433.778 euro.
La Regione ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica dell’intero tratto toscano dell’infrastruttura ed ha disposto la trasmissione al Ministero delle Infrastrutture per la richiesta dei finanziamenti necessari.
Il primo tratto percorrerà le Crete senese, quindi Buonconvento-Asciano-Rapolano Terme-Sinalunga. È stato indicato, ha spiegato l’assessore Baccelli, “sia per la straordinaria ricchezza paesaggistica, culturale ed enogastronomica dell’area, sia perché rappresenta il più rapido collegamento tra due ciclabili già esistenti, cioè la Ciclovia del sole (itinerario eurovelo EV7) e Sistema integrato della Ciclovia dell’Arno e del Sentiero della bonifica (itinerario eurovelo EV5). Inoltre le amministrazioni locali coinvolte avevano già avviato autonomamente l’iter amministrativo necessario per il tratto di propria competenza, elemento fondamentale per una rapida cantierabilità del progetto”. Il tratto iniziale si estende per circa 58 chilometri seguendo il percorso del fiume Ombrone, per un importo stimato di circa 20.400.000 euro.
“La Regione sta lavorando molto sul sistema ciclabile toscano – spiega ancora l’assessore – dopo la Ciclovia del sole, quella dell’Arno e la Tirrenica, adesso iniziamo concretamente con la “Due mari”. Crediamo molto nello sviluppo della mobilità ciclabile, strategica per il turismo, ma anche strumento per uno stile di vita diverso, che attraverso le due ruote riduce le emissioni ed è salutare grazie all’attività fisica”.