Da domenica anche la Toscana sarà formalmente in zona gialla. Scadono infatti le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza che tengono in zona arancione la Toscana insieme a Campania, Valle d’Aosta e provincia di Bolzano, che non saranno rinnovate. Nella giornata di domenica sarà dunque possibile uscire o entrare nelle 3 regioni e nella provincia autonoma, come già avviene per il resto d’Italia. Da lunedì, invece, cambieranno nuovamente le regole: infatti, il decreto legge attualmente in vigore stabilisce il divieto di spostamento tra Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. Lunedì 21, martedì 22 e mercoledì 23 dicembre sarà dunque possibile spostarsi solo tra comuni all’interno della stessa regione.
“La Toscana sarà zona gialla da domenica 20 dicembre. Per arrivare fino a qui abbiamo sacrificato molto: lavoro, affetti e abitudini. Ma siamo oggi una delle regioni con il più basso tasso di nuovi positivi. Per non vanificare gli sforzi, manteniamo la #ToscanasiCura evitando gli assembramenti e indossando la mascherina. Forza, Toscana!”. Così ha detto il governatore toscano Eugenio Giani in un video su Facebook.
Il lockdown di Natale
Arriva il decreto di Natale: l’Italia sarà rossa per tutti i festivi e prefestivi fino alla Befana, con i negozi, i bar e i ristoranti chiusi e il divieto di uscire da casa propria se non per motivi di lavoro e salute. Dopo giorni di discussioni, il governo vara la nuova stretta per evitare che i pranzi e le cene delle feste facciano da detonatore per una terza ondata a gennaio e febbraio.
Le misure sono contenute in un decreto legge di 3 soli articoli che il Consiglio dei Ministri ha approvato dopo una lungo confronto all’interno del governo e con le Regioni.
Dalla vigilia di Natale tutta Italia sarà in zona rossa. E ci resterà fino al 27 e poi nuovamente dal 31 dicembre al 3 gennaio e dal 5 al 6 gennaio. Dieci giorni in tutto.
Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio il paese sarà invece tutto in zona arancione: ci si potrà spostare liberamente all’interno dei comuni e i negozi saranno aperti. Per i bar e ristoranti se ne riparla invece il 7 gennaio.
C’è però una deroga per due commensali non conviventi, oltre ai minori di 14 anni e le persone non auto-sufficienti, che potranno spostarsi anche con i divieti per raggiungere nelle abitazioni private familiari e parenti più stretti. Ma potranno farlo “una sola volta al giorno” e “verso una sola abitazione”, ovviamente nella stressa regione.
Nel provvedimento c’è anche la deroga per i piccoli comuni: ci si potrà spostare da quelli sotto i 5mila abitanti, ma ad una distanza massima di 30 chilometri e comunque non per andare nei capoluoghi di provincia.
Il calendario delle feste