Due toscani nominati Cavalieri del Lavoro dal Presidente della Repubblica. Cavaliere Rino Rappuoli, senese, presidente e ad di “Gsk Vaccines”nel polo farmaceutico Life Sciences (Tls) a Siena e inventore del vaccino contro la meningire C, oltre che capo della ricerca sugli anticorpi monoclonali contro il coronavirus. Cavaliere anche il fiorentino Giovanni Manetti, proprietario dell’azienda vinicola Fontodi a Panzano in Chianti e presidente del Consorzio Vino Chianti Classico. Ieri la comunicazione della concessione delle 25 massime onorificenze da parte del Quirinale che come ogni anno, in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno, vengono conferite ai massimi rappresentati delle eccellenze italiane.
Le congratulazioni del Consiglio regionale
“È particolarmente significativo che il capo dello Stato abbia voluto dare una onorificenza di così alto valore a due persone che rappresentano due aspetti essenziali della Toscana nel mondo. Da una parte la qualità dell’agricoltura e del nostro settore vitivinicolo che, anche grazie al Consorzio Chianti Classico Gallo Nero di cui Manetti è presidente, ha conquistato tutto il mondo caratterizzandosi per la cura e la qualità con cui tanti imprenditori realizzano un prodotto inimitabile. Dall’altra Rino Rappuoli è il simbolo di quella Toscana che, oltre alla tradizione, scommette sull’innovazione e mostra tutte le sue potenzialità anche nella scienza e nella ricerca”. Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, si congratula a nome di tutta la Toscana con i nuovi Cavalieri del Lavoro.
Oggi in Italia ci sono 605 Cavalieri del Lavoro
Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del lavoro compie 120 anni. Viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani che si sono distinti nei cinque settori: agricoltura, industria, commercio, artigianato, attività creditizia e assicurativa. I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono: aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità e aver contribuito in modo rilevante alla crescita economica, allo sviluppo sociale e all’innovazione. Valori alla base dell’onorificenza sono: la specchiata condotta morale e civile, il rispetto dei principi etici e della sostenibilità sociale, ambientale e di buona governance. Considerando le nuove nomine, i Cavalieri del Lavoro sono attualmente 625: dal 1901 ad oggi gli insigniti dell’onorificenza “Al Merito del lavoro” sono stati 2.947.