Da febbraio a maggio, Firenze diventa il palcoscenico di un’esperienza musicale unica grazie a Musicus Concentus e alla sua rassegna Tradizione in Movimento.
Un viaggio attraverso oltre 20 concerti che porteranno in città alcuni tra i musicisti più innovativi e interessanti del panorama nazionale e internazionale.
Il programma si articola in due filoni distinti. Il primo, Disconnect Code, è dedicato agli esploratori dell’elettronica e vedrà esibirsi artisti del calibro della danese Puce Mary, David Ciampaglini, Lee Gamble, l’egiziano Abdullah Miniawy e gli inglesi Seefeel, pionieri del genere.
Il secondo filone, Glorytellers, abbraccia sonorità che spaziano dal folk rock alla canzone d’autore.
Sul palco si alterneranno nomi di spicco come Gnut, il chitarrista Alessandro “Asso” Stefana, il pianista Remo Anzovino, il cantautore palermitano Alessio Bondì, Davide “Boosta” Dileo e il duo Discoverland, formato da Pier Cortese e Roberto Angelini.
Musicus Concentus oltre Firenze: tutte le collaborazioni
Ma l’impegno di Musicus Concentus non si ferma a Firenze. L’organizzazione rinnova le sue prestigiose collaborazioni con il The Cage di Livorno per la rassegna dedicata ai giovani talenti My Generation.
E con il MetJazz al Teatro Metastasio di Prato, per cui curerà in esclusiva nazionale il concerto del leggendario pianista afro-cubano Gonzalo Rubalcaba, uno dei pianisti più celebrati al mondo che si terrà lunedì 10 marzo.
Infine, la sinergia con l’Opera di Santa Maria del Fiore giovedì 13 febbraio al Museo dell’Opera del Duomo si esibirà il duo formato dalla violoncellista Flavia Massimo e la contrabbassista Caterina Palazzi tra sonorità ambientale, jazz, psichedelia e musica classica.