Un ambulanza mitragliata dai colpi dell’artiglieria russa è stata posizionata in piazza della Signoria a Firenze a ricordare che la guerra in Ucraina prosegue e continua a fare vittime. Due anni fa l’ambulanza stava soccorrendo un uomo ferito in seguito ad un bombardamento in Ucraina. Il personale di soccorso non fa in tempo neppure a caricare il ferito, perché un nuovo attacco arriva e colpisce il mezzo e i medici che stavano intervenendo.
A due anni di distanza, l’ambulanza crivellata di colpi arriva in piazza della Signoria, insieme a una in servizio attivo delle Misericordie Fiorentine e dal 17 al 19 settembre in piazza Bartali davanti all’Ipercoop di Gavinana. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di testimoniare l’orrore della guerra in Ucraina, che colpisce anche e soprattutto i civili. Ci sarà anche la possibilità di raccogliere fondi per acquistare un’altra ambulanza da inviare in Ucraina.
L’iniziativa rientra in un progetto internazionale dell’associazione di Lussemburgo “L’Ukraine”: l’ambulanza, proveniente dalla regione di Kharkiv, ha fatto il tour di tutta l’Europa, è stata già in altre città italiane e toscane, e ora arriva a Firenze, grazie all’Associazione fiorentina Lilea, al Congresso degli Ucraini in Italia e al Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina, con il patrocinio del Comune di Firenze.
“In tempi di guerra, sono le persone innocenti a subire le conseguenze più gravi. Penso alle immagini drammatiche che scorrono sotto i nostri occhi e che ci inorridiscono ogni giorno. Penso a tutti coloro che hanno perso i propri cari o la propria casa e meritano tutta la nostra solidarietà e sostegno. – sottolinea l’assessore del Comune di Firenze, Nicola Paulesu – Firenze non dimentica chi soffre il dramma della guerra. Teniamo alta la nostra attenzione perché ogni giorno dobbiamo lavorare insieme per ricostruire un futuro di pace e speranza. Dobbiamo dare rispetto e dignità al popolo ucraino. La guerra tra Ucraina e Russia è un problema molto complesso che richiede il coinvolgimento di tutte le parti interessate per essere risolto. È necessario un impegno da parte di tutti affinché ci sia una soluzione e un cessate il fuoco e si possa riprendere un percorso di pace, come priorità per la comunità internazionale”.