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Da Botticelli a Della Robbia, in mostra i tesori di Montevarchi

Esposto anche un capolavoro ritrovato di Jacopo Vignali. Mostra a Palazzo del Podestà fino al 28 aprile

Dettaglio dell’Incoronazione della Vergine e Santi di Sandro Botticelli

Le sale del Palazzo del Podestà di Montevarchi, recentemente restaurato, ospitano fino al 28 aprile 2019 la grande mostra “Botticelli, Della Robbia, Cigoli. Montevarchi alla riscoperta del suo patrimonio artistico” promossa dal Comune di Montevarchi in collaborazione con il Museo di Arte Sacra della Collegiata di San Lorenzo di Montevarchi e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo.

Una mostra, ideata dal direttore artistico del Museo di Arte Sacra di San Lorenzo Luca Canonici, curata da Bruno Santi, Lucia Bencistà e Felicia Rotundo, che mette insieme per la prima volta capolavori e importanti opere d’arte realizzate nel territorio di Montevarchi ponendo l’accento sulla rilevante importanza socio-culturale e artistica della città tra la fine del ‘400 e la fine del ‘700.

Opere d’arte che, per circostanze di vario genere, sono state allontanate dai luoghi per i quali sono state realizzate e rappresentano il frutto delle grandi committenze per gli enti religiosi di Montevarchi. Il percorso espositivo comprende nove dipinti e una statua in terracotta e il ruolo di protagonista spetta ad un autentico capolavoro come l’Incoronazione della Vergine e Santi di Sandro Botticelli, uno dei maggiori esponenti del Rinascimento fiorentino. L’opera fu trafugata ai primi del XIX secolo, a seguito della soppressione napoleonica dei beni ecclesiastici, dalla chiesa di San Ludovico (ora Sant’Andrea a Cennano) ed in seguito a varie vicissitudini è oggi custodita a Villa La Quiete a Firenze.

Un altro capolavoro presente in mostra è l’imponente Miracolo della mula di Giovanni Martinelli, uno degli artisti più affascinanti ed enigmatici della pittura del Seicento, anche se, allo stesso tempo, tra i meno conosciuti. Questo dipinto, ad olio su tela, è stato realizzato nel 1632 probabilmente proprio a Montevarchi con il pittore “suggestionato da ciò che il territorio gli suggeriva”.

Nella mostra è possibile ammirare anche un altro capolavoro recuperato, un bellissimo dipinto del pittore Jacopo Vignali che raffigura il Beato Felice da Cantalice che riceve il Bambino Gesù dalle mani della Vergine. La tela, eseguita in origine per il Convento dei Frati Cappuccini di Montevarchi, era stata trasferita negli anni ’90 del secolo scorso a Firenze, nella sede centrale dei Cappuccini presso il convento di Montughi, in seguito all’abbandono del convento montevarchino da parte dei frati.

Dalla Chiesa del Monastero benedettino di San Michele Arcangelo alla Ginestra a Montevarchi provengono altre due opere di primissimo piano come la Resurrezione di Cristo di Ludovico Cardi detto il Cigoli, firmata dal pittore e datata 1591, e la Natività della Vergine di Santi di Tito (Firenze 1536 – 1603), entrambe conservate al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo.

«La mostra, basata su una ricerca che ho iniziato e sviluppato insieme a tanti preziosi compagni di viaggio, trova il suo perno nella tavola con l’Incoronazione della Vergine e Santi di Sandro Botticelli e bottega che, dopo due secoli di assenza, torna nella città di Montevarchi dove il Vasari la cita, nella Vita dedicata a Botticelli, come presente nella Chiesa del Convento di San Lodovico» spiega l’ideatore, Luca Canonici. «Insieme al grande artista fiorentino anche tutti gli altri protagonisti di questa esposizione ci aiutano a ripercorrere un pezzo della nostra storia facendo riaffiorare uno straordinario patrimonio artistico finora sottratto ai nostri occhi».

La mostra è aperta nel Palazzo del Podestà di Montevarchi (Arezzo), Piazza Varchi 8, fino al 28 aprile 2019 dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ingresso 5 euro intero, 3 euro ridotto.

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