Riflettere sul legame tra uomo, animali e natura: è questo il cuore di “Custodi della terra. Resistenze umane e animali nella Valle delle Buri”, il festival diffuso che torna per la seconda edizione ad animare i borghi sulle colline di Pistoia.
Dal 18 maggio al 14 settembre Baggio, Iano, Lupicciano, Santomoro e Villa di Baggio ospiteranno mostre, laboratori aperti a tutti, incontri ed eventi gratuiti con scrittori e artisti da tutta Italia.
“Vorremmo che la Valle divenisse un punto di incontro – spiega la scrittrice Francesca Matteoni, direttrice artistica del festival – per riflettere sulla relazione che ci unisce agli altri: umani, animali, boschi e acque, che con noi popolano i territori in un momento di forte crisi in cui lo sguardo ecologico dovrebbe essere il nostro primo pensiero. Ecologia, arti, cura dello spazio condiviso e uno sguardo speciale all’infanzia saranno al centro della manifestazione.”
Il programma del festival
“Custodi della terra” si apre sabato 18 maggio alle 18.30 a Villa di Baggio con l’incontro con Paolo Pecere, autore de “Il senso della natura. Sette sentieri per la Terra” (Sellerio) dove a partire dai suoi viaggi nei luoghi più remoti e simbolici del pianeta come l’Amazzonia, le Galapagos e la Mongolia, ma anche dalle sue passeggiate lungo l’Aniene, riflette su come riscrivere il rapporto dell’uomo con la natura.
Venerdì 7 giugno a Lupicciano alle 21 la poeta e scrittrice Laura Pugno dialogherà con Andrea Cafarella a partire dal suo ultimo libro, “Noi senza mondo” (Marsilio), una riflessione a metà tra il romanzo e il saggio sulla crisi ambientale, sulla scomparsa delle specie animali e vegetali e dei popoli ma anche su cosa significhi scrivere e sul senso della poesia.
Sabato 8 giugno a Iano alle 17.30 sarà presentato Incantamenti (Vydia Editore), un’antologia di venti poete italiane curata da Francesca Matteoni, che riflette su cosa vuol dire “reincantare il mondo” ma anche disincantarlo, con lo sguardo limpido e aspro del linguaggio poetico.
Spazio alla narrativa per ragazzi domenica 16 giugno a Santomoro (ore 17.30) con ospite Davide Sarti che presenterà il suo libro “Cuore d’animale” (Pelledoca editore) ambientato in un paese in cui alcuni ragazzi subiscono una strana trasformazione animale a causa di un’antica magia.
Il festival ripartirà poi il 7 settembre a Baggio alle 18 con Elisa Veronesi e il suo esordio: l’eco-biografia “Atlante Appennino” (Piano B), dove la scrittura autobiografica, il pensiero filosofico e la saggistica si fondono per tracciare una nuova mappa dell’Appennino e ridefinire la relazione dell’uomo con l’ambiente.
La chiusura sarà sabato 14 settembre a Lupicciano con l’inaugurazione della mostra di Amarilli Soriente che terrà anche un laboratorio aperto a tutti sul trans-umano e sul dirsi di nuovo umani in questo mondo.
I murales di Poki e i laboratori
“Custodi della terra” inoltre prosegue il lavoro iniziato durante la scorsa edizione con l’artista catanese Poki, che sta realizzando murales a tema animale nei cinque paesi della Valle delle Buri, come la Poiana a Lupicciano e la Faina a Iano.
Non mancheranno laboratori di scrittura aperti a tutti a partire dal libro guida di questa edizione, “Un mondo di meraviglie. Elogio di lucciole, squali balena e altri prodigi” (nottetempo editore) di Nezhukumatathil Aimee. I laboratori si terranno martedì 14 maggio e martedì 11 giugno alle 21 al centro sociale di Santomoro.
Sabato 18 maggio, in occasione dell’apertura del festival, a Villa di Baggio dalle 16.30 si terrà il laboratorio per bambini di ogni età “La Bure canta”, un viaggio verso l’acqua per ascoltare l’anima profonda della Valle.