In che modo gli strumenti del digitale possono aiutare non solo la conservazione del patrimonio culturale ma anche la valorizzazione dei tesori del territorio e quindi del turismo. È stato questo il tema al centro di “Cultura in movimento”, la tavola rotonda che oggi a Internet Festival ha messo insieme rappresentati del mondo culturale e creativo e professionisti della promozione turistica.
Promosso da CultureMoves, l’evento è stato anche l’occasione per presentare i risultati di questo progetto europeo, tra cui la video installazione interattiva “(Algo)Ritmi di danza”, dedicata alla Riviera Apuana, realizzata con migliaia di immagini messe a disposizione anche dalla piattaforma Europeana, la biblioteca digitale europea che raccoglie più di 50 milioni di contributi provenienti da tutta Europa.
L’opera, esposta alle Manifatture Digitali del Cinema a Pisa, racconta il territorio di Massa, Carrara e Montignoso con scatti e video rielaborati con algoritmi computazionali, che permettono al pubblico di interagire con le foto stesse.
Ospite del convegno anche Pep Getell, fondatore e direttore de La Fura dels Baus, che ha raccontato quarant’anni di sperimentazione con la celebre compagnia di danza che nella sua ricerca creativa ha unito arte, scienza e tecnologie digitali.
“Noi abbiamo utilizzato Internet per preparare alcuni dei nostri spettacoli – ha spiegato Getell – abbiamo lasciamo volontariamente una parte dell’opera non finita, aperta, in modo che le persone attraverso la rete potessero completarla e finirla con le loro proposte, musicalmente e graficamente. Oggi puntiamo a creare uno spazio in cui la scienza, la tecnologia e l’arte possano ibridarsi ed evolvere insieme, come succedeva nel Rinascimento.”
Tra le case history di successo nella promozione turistica presentate nella tavola rotonda c’è anche “We Are in Puglia”, la campagna lanciata nel 2013 dalla Regione attraverso Pugliapromozione e realizzata in collaborazione con Nikon che aveva come obiettivo quello di far condividere il più possibile le immagini delle bellezze pugliesi in tutto il mondo. L’hashtag è diventato subito virale e ha avuto una diffusione così capillari che ad oggi sono oltre un milione e mezzo gli scatti condivisi attraverso #weareinpuglia.