Da 122 anni Burde è un nome che evoca alla mente il sapore dei piatti di ribollita e peposo, pappa al pomodoro e bistecca alla fiorentina. Da accompagnare ai vini in carta che esprimono il meglio della Toscana vinicola: Brunello, Chianti Classico, Nobile e non ultimo il Morellino di cui il locale è ambasciatore.
Il 2023 si chiude davvero in bellezza per la Trattoria Da Burde, in Via Pistoiese. Il sindaco Dario Nardella ha conferito all’esercizio storico il Fiorino d’oro. “Dal 1901 grandi cuochi, custodi delle tradizioni e al contempo caposaldo dei nuovi concetti di sostenibilità della cucina contemporanea, vanto e orgoglio della Città di Firenze” si legge nella motivazione.
Fondata nel 1901, tra gli esercizi storici fiorentini più amati da fiorentini e gourmet di passaggio, Da Burde è oggi guidata dalla quarta generazione della famiglia Gori: c’è Paolo in cucina e Andrea in sala. Al bancone del bar gastronomia si affaccia la mamma Evelina. La quinta generazione già scalda i motori.
Un presidio di fiorentinità e dell’essenza stessa della cucina toscana che ha ricevuto sabato 16 febbraio il Fiorino d’oro: il massimo riconoscimento che Palazzo Vecchio concede a chi ha tenuto alto il nome della città. Il locale prende il nome da un soprannome scherzoso “Burdèl”.
Ad aprire l’attività il fiorentino Barducci con la moglie Giulia Gori: all’inizio era una fiaschetteria e si vendeva un po’ di tutto nella sede in Via di Peretola. Solo nel 1927 si trasferì nell’attuale sede di Via Pistoiese. A fare la differenza in un secolo e oltre di attività le ricette di Nonna Irene e di Turiddo Gori. Nel locale spicca la loro foto.
Sono stati poi i figli di Irene, Giuliano, Fabrizio e Mario a portare avanti la storica attività e dal 2009 Paolo e Andrea Gori figli di Mario. La quarta generazione. Da Burde non mancano mai in menu ribollita, minestra di farro, farinata gialla con il cavolo nero e pasta e fagioli. Fiore all’occhiello le carni: francesina, peposo alla fornacina, stracotto, spezzatino, arrosti, bolliti e bistecche alla fiorentina.
Grazie al talento e alle competenze di Andrea Gori, oggi il locale è anche un’enoteca e vanta una carta di vini e champagne tra le migliori di Firenze. Negli anni il locale ha fatto incetta di premi: basti pensare che, solo nel 2023, ha ricevuto i Tre Gamberi da Gambero Rosso e da 50 Top Italy è stata incoronata anche quest’anno la migliore trattoria d’Italia.