La Toscana fotografata dal sesto rapporto sulla povertà e l’inclusione sociale si presenta più fragile e preoccupata per il futuro. La crisi energetica e il caro-bollette, l’inflazione e la fine di alcune misure di sussidio e sostegno nazionali hanno peggiorato la situazione economica di molti toscani: il 46% delle famiglie si percepisce più povera e una su dieci dichiara di arrivare a fine mese con grande difficoltà. Sono solo alcuni dei dati rielaborati nel rapporto frutto della collaborazione tra Osservatorio Sociale Regionale, Anci Toscana, Irpet, Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, Università di Siena e Caritas Toscana.
L’indagine dell’Irpet sul 2022
Il rapporto analizza il 2021, ma contiene anche un’indagine sul 2022 realizzata da Irpet su un campione di 3.017 famiglie. Emerge con chiarezza come la situazione sia peggiorata molto rispetto al 2021, quando gli aiuti pubblici e la ripresa del mercato del lavoro post-pandemia avevano garantiro una tenuta dei redditi. Nel 2022, l’inflazione e il caro-bollette hanno provocato un calo del potere d’acquisto: dal 2% di famiglie che facevano fatica ad arrivare alla fine del mese del 2021 si è arrivati al 10% e se prima 12 toscani su 100 si descrivevano come poveri, ora si è passati a 14.
Secondo le simulazioni dell’indagine Irpet, la spesa media delle famiglie toscane sarebbe aumentata di 3.480 euro, incidendo molto sulla quotidianità e cambiando le abitudini di vita. Secondo questa ricerca ben il 16% delle famiglie toscane dichiara di avere difficoltà a mangiare carne o pesce in modo regolare, il 21% non può permettersi di riscaldare adeguatamente la casa, il 18% fa fatica con il pagamento delle spese di trasporto, il 24% delle famiglie dichiara di avere problemi nel pagamento delle spese relative alla salute come farmaci e visite mediche e il 32% dei toscani non può permettersi una settimana di vacanza all’anno lontano da casa.
Gli interventi della Regione Toscana
La Regione Toscana “è pronta a fare tutti gli sforzi possibili”, ha detto il presidente Eugenio Giani nel corso della presentazione a Firenze, nella sede della giunta. “Abbiamo recentemente impegnato 16 milioni di euro perché l’assessorato alle politiche sociali possa individuare e sviluppare interventi concreti di sostegno alle famiglie in difficoltà, in sinergia con i Comuni. Inoltre stiamo cercando di intervenire laddove ci sono ancora le condizioni per mantenere un equilibrio che non faccia cadere in condizioni di povertà. Interventi come gli asili nidi gratis per le famiglie sotto i 35.000 euro di Isee sono misure concrete che la Regione mette in campo per fronteggiare questo fenomeno”.
L’assessora regionale alle politiche sociali, Serena Spinelli quantifica l’impatto degli interventi pubblici che “hanno compensato mediamente del 38% l’aumento di spesa dovuto all’inflazione, percentuale che è salita al 73% nel caso delle famiglie più povere. L’assenza di nuovi interventi e la limitazione da parte del Governo degli strumenti a disposizione degli enti locali, rischiano invece di far precipitare sempre più in basso migliaia di famiglie. In un Paese che già sconta gravi ritardi rispetto a pensioni e salari bloccati e in troppi casi inadeguati, questo atteggiamento è gravissimo”.