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Covid, la Toscana resta arancione. In “rosso” Pistoia, Cecina e Castellina Marittima

Fino al 15 marzo la Toscana si conferma in fascia arancione. Previste restrizioni localizzate. Torna in arancione anche Siena, dove in caso di criticità decideranno i sindaci

Toscana zona arancione - © Roman Samborskyi

La Toscana resterà ancora per una settimana in zona arancione (quindi fino al 15 marzo), ma con zone rosse localizzate: si tratta della provincia di Pistoia e dei comuni di Cecina (Livorno) e Castellina Marittima (Pisa). “Il ministro Speranza – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Gianimi ha telefonato per comunicarmi che in base ai dati la nostra è una zona arancione, e che rimarrà così per tutta la settimana. Ci siamo riuniti con i sindaci e a larga maggioranza è stato deciso per le zone rosse circoscritte, seguirà l’ordinanza. Vi sono due comuni, che peraltro sono comuni adiacenti sebbene di due province diverse, che sono zona rossa: mi riferisco al comune di Cecina e al comune di Castellina Marittima”. La Toscana sta registrando una media di poco più di 1.200 contagiati al giorno. “Rispetto alla situazione di altre realtà che hanno oltre duemila contagiati, e la Lombardia che va oltre i cinquemila, siamo ancora con una capacità di tenuta e controllo ha aggiunto Giani. “Le terapie intensive superano di poco le 170 occupazioni, abbiamo avuto occupazioni fino a 300 a ottobre e siamo in grado di dotarci di quasi 700 posti in terapia intensiva. Quindi, pur nell’aumento dei casi, che però vedo trasformarsi con una curva che comincia ad adagiarsi verso la stabilizzazione, siamo in grado di tenere sotto controllo la situazione. Sapevamo che il mese di marzo è stato quello in cui anche l’anno scorso il virus si è propagato di più, ma lo ripeto: per quanto riguarda la Toscana, la situazione è sotto controllo”.

Prato in arancione, attese nuove ordinanze

Quindi anche la provincia di Prato, capoluogo compreso, resta in zona arancione. Prato è una delle province della Toscana su cui sembrava potervi essere ritagliata una zona rossa a causa dei contagi. A rivelare l’esito della riunione, finita prima di mezzanotte di sabato sera, è stato proprio il sindaco della città, Matteo Biffoni. “Ho voluto attendere la conclusione del vertice con la Regione prima di dare comunicazioni definitive” ha detto. “Lunedì Prato continua a essere zona arancione e le scuole resteranno aperte. Una decisione presa con consapevolezza: dati alla mano, non sono le scuole i luoghi più a rischio e i dati di Prato non sono tali per adesso da costringerci a dichiarare zona rossa”. Biffoni poi aggiunge: “Però non è tutto a posto, ne siamo consapevoli. Proprio perché siamo consapevoli dei numeri, non resteremo ad attendere gli eventi e per quanto di nostra competenza prenderemo provvedimenti nelle prossime ore che possano incidere sul rispetto delle norme anti-Covid, soprattutto nelle zone più frequentate come il centro storico”. Biffoni ha già chiesto al prefetto un’ulteriore stretta sui controlli. “Sia chiaro a tutti – sottolinea – che questa è l’ultima possibilità prima di una chiusura generalizzata. Perché come ho sempre detto, non mi convince l’ipotesi di chiudere le scuole lasciando tutto il resto aperto. Ora lavoreremo alle nuove ordinanze. La responsabilità è di ciascuno di noi”. E resteranno in arancione anche i comprensori dell’Empolese-Valdelsa e del Valdarno inferiore, tra le province di Firenze e Pisa. Per la seconda settimana consecutiva quest’area ha così evitato il declassamento in zona rossa. “Qualche comune ha numeri più alti, quasi al limite del rosso, ma questo non giustifica un cambiamento di fascia” spiegano i sindaci.

Siena torna arancione, ma saranno i sindaci a decidere

Dalla mezzanotte di domenica torna invece in arancione la provincia di Siena. La decisione pone fine alla settimana di zona rossa. Nel summit on-line, Giani e i sindaci hanno concordato che però, laddove ci siano comuni con numeri alti di casi positivi, potranno decidere i singoli sindaci, per i loro territori, misure straordinarie. Come ad esempio la sospensione della didattica in presenza a scuola, come peraltro ha già deciso di fare Siena per alcuni giorni fino al 12 marzo con ordinanza del sindaco Luigi De Mossi. Inoltre i sindaci senesi, in caso di criticità, potranno applicare misure più restrittive. In generale, comunque, da domenica la provincia di Siena tornerà arancione riallineandosi al regime sanitario vigente nel resto della regione, fatta appunto eccezione per Pistoia, Cecina e Castellina Marittima.

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