Servono più controlli per chi arriva da area non Schengen. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, torna a ribadire la necessità di misure più stringenti verso chi arriva da Paesi dove è ancora alto il contagio per Coronavirus. Non è la prima volta che Rossi si rivolge al Governo con questa richiesta, una richiesta che si fa più forte alla luce dei recenti focolai che hanno interessato persone provenienti da paesi come il Bangladesh e l’Albania. Ieri, ad esempio, il bollettino regionale ha dato notizia di otto nuovi casi di Covid in Toscana, cinque dei quali riconducibili a persone rientrate dall’estero.
“I provvedimenti nazionali che abbiamo attualmente – ha aggiunto Rossi – devono essere applicati con maggiore rigore, servono più controlli per chi arriva nei porti e negli aeroporti, anche con rimbalzo da altri Paesi europei”. Il rischio, infatti, è che nonostante lo stop ai voli a ben tredici Paesi, entrato in vigore a livello nazionale il 1° di luglio, si riesca comunque ad entrare in Italia tramite scali in Europa.
“Ci siamo già mossi con la società Toscana Aeroporti – ha detto Rossi – perché sia a Pisa sia a Firenze vengano fatti tutti i controlli necessari. Si stima che da qui alle prossime settimane negli scali della regione arriveranno 400-500 persone al giorno da aree extra Schengen. Controllare questi arrivi non è così complicato. Posso arrivare a questo, ma non posso arrivare a dire cosa si deve fare su Milano, Roma, Bologna. Ecco perché chiedo un provvedimento di carattere nazionale”.
“Anche se non siamo più in piena emergenza Covid – ha concluso – non possiamo abbassare la guardia. Sono stati fatti tanti sacrifici per uscire dal periodo peggiore dell’epidemia e dobbiamo continuare a essere prudenti e responsabili”.
