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Covid, il “caso Prato”: da maglia nera a 2mila vaccini al giorno

Ogni giorno vengono inoculate più 2000 dosi nei due hub di Prato del Pegaso e del Pellegrinaio Nuovo e il presidente Giani vede sempre più vicino l’obiettivo dell’immunità di gregge entro il 30 settembre

Le infermiere dell’hub vaccinale del Pellegrinaio di Prato - © Giulia Rafanelli

Per settimane è stata la provincia con il più alto numero di casi giornalieri. La seconda ondata della pandemia ha colpito la città tessile pesantemente, con un bilancio che si aggravava settimana dopo settimana. Popolazione giovane, alta densità demografica, basse percentuali di immunizzati durante la prima ondata, hanno fatto di Prato e provincia la realtà più complessa dal punto di vista sanitario dell’intera regione.

Oggi però il trend è finalmente in diminuzione e proprio a Prato si registra una delle migliori performance italiane con quasi il 100% (97% per l’esattezza) degli ottantenni che hanno ricevuto la prima dose, cui si aggiungono l’86,9% degli over 70 e il 74,43% degli over 60

Oggi a Prato quasi la totalità degli over 80 hanno ricevuto la prima dose . Numeri sopra la media

“La campagna vaccinale procede a ritmo spedito con più di 2000 inoculazioni al giorno nei due hub pratesi del Pegaso e del Pellegrinaio Nuovo, senza dimenticare la possibilità del last minute a fine giornata”. A riferire i dati sull’andamento delle vaccinazioni nel pratese è stato il direttore del dipartimento della prevenzione Usl Toscana Centro Renzo Berti durante una seduta straordinaria del consiglio comunale dedicata proprio alla situazione sanitaria locale e nazionale cui ha preso parte anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani che ha ribadito che l’obiettivo della Regione è arrivare entro il 30 settembre ad avere una copertura del 70%, almeno per la prima dose, raggiungendo così la soglia indicata per la cosiddetta “immunità di gregge”.

I dati regionali

Sono 1.420.000 i toscani che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino Covid 19, praticamente il 50% della popolazione regionale (3.668.300 cittadini) se si detraggono i bambini sotto i 12 anni, coloro a cui non può essere somministrato per patologia e la quota fisiologica di coloro che non vogliono essere vaccinati. Si sale 2,4 milioni di dosi fatte per coloro che hanno già fatto anche la seconda.

L’importanza degli hub vaccinali

La vera svolta a Prato è stata possibile grazie all’apertura dei due hub vaccinali: “Quando ad ottobre scorso – ha detto Giani – venne registrato il dato drammatico dei 16mila contagi alla settimana, decidemmo di investire nel Creaf e costruire il Pegaso, uno spazio per la sanità che rimarrà anche per il futuro per le cure intermedie, che durante quella fase acuta è arrivata ad accogliere 100 ricoverati”.

Il Pegaso è uno degli 84 hub pubblici di tutta la Toscana dove vengono somministrate 30mila dosi al giorno, che in un mese diventano 900mila . “Stiamo costruendo un muro contro il Covid – ha aggiunto Giani – Intendiamo far sì che anche la fascia 12-16 sia vaccinata per l’inizio della scuola, questa settimana completeremo le prenotazioni”

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