Cinque giorni di isolamento per gli asintomatici che hanno contratto l’infezione covid. Da adesso saranno sufficienti rispetto ai sette giorni previsti dalle vecchie disposizioni sanitarie. La novità arriva dalla circolare del ministero della Salute.
Due giorni in meno di isolamento (con test negativo)
Per i casi che sono sempre stati asintomatici oppure sono stati dapprima sintomatici ma risultano asintomatici da almeno 2 giorni, “l’isolamento potrà terminare dopo 5, anziché gli attuali 7, purché venga effettuato un test, antigenico o molecolare, che risulti negativo, al termine del periodo d’isolamento”.
Sempre secondo le nuove modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di Covid, in caso di positività persistente “si potrà interrompere l’isolamento al termine del 14esimo giorno dal primo tampone positivo (e non più 21), a prescindere dall’effettuazione del test”.
L’allentamento delle misure è “in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza – si legge nella circolare – e del parere emesso dal Consiglio Superiore di Sanità il 24 agosto scorso”, dopo aver valutato “la diffusione a livello globale della nuova variante omicron B.1.1.529 e considerata l’attuale evoluzione del quadro clinico del Covid”.
Restano invariate le procedure da seguire quando si esegue il tampone: una volta inserito nel portale regionale da parte del laboratorio o della farmacia il referto di tampone positivo, è necessario procedere con l’autovalutazione, da effettuare sul sito della Regione, che permette in tempi certi ed immediati la gestione del caso positivo e, a seguire, il rilascio della certificazione di guarigione. Durante la compilazione è importante dare risposta alle domande specifiche sullo stato di salute, prestando particolare attenzione alla descrizione dei sintomi avvertiti.
L’allentamento delle misure è “in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza – si legge nella circolare – e del parere emesso dal Consiglio Superiore di Sanità il 24 agosto scorso”, dopo aver valutato “la diffusione a livello globale della nuova variante omicron B.1.1.529 e considerata l’attuale evoluzione del quadro clinico del Covid”.
Per i contatti stretti di caso di infezione “sono tuttora vigenti le indicazioni contenute nella Circolare del 30 marzo scorso”.