Per un soffio la Toscana potrebbe rimanere in zona arancione anche per la prossima settimana. Il preoccupante balzo nei contagi di oggi non trascina tutta la regione in zona rossa, ma le province con dati pessimi aumentano.
Si allargano le zone rosse locali
Zona rossa per Pistoia e Prato, ma rischiano anche la provincia di Arezzo, quella di Grosseto e la Versilia. “Faremo una valutazione nelle prossime ore – ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani – In questo momento vedo l’allargamento dell’area del comprensorio del Cuoio all’Empolese Valdelsa, un’area che corrisponde al distretto socio-sanitario dell’Empolese Valdelsa e Valdarno inferiore”. Preoccupante la situazione che si sta determinando “nella bassa Valdera, con alti livelli a Pontedera, Ponsacco e Calcinaia quindi dovremo fare una valutazione. Questa discussione – ha concluso Giani – la faremo anche in Versilia e poi prenderemo una decisione sulla base dei dati”.
Il picco dei contagi come un anno fa
Oggi il record di contagi a 1.513 casi, come lo scorso anno. “Il punto massimo dei contagi fu in Toscana il 20 di marzo 2020 – ricorda Giani – oggi siamo al 18 di marzo e quella memoria storica ci porta a prevedere questi come i giorni del picco, i giorni più delicati”.
La soglia dei contagli è a 246 contagi su 100 mila abitanti quindi sotto la barriera critica di 250. “La Toscana quindi può pensare, ragionevolmente, di rimanere in zona arancione anche per la settimana prossima” e si “andrà quindi avanti con il metodo che ormai usiamo da quattro settimane cioè ritagliando la zona rossa per quelle zone di livello provinciale in cui si supera i 250 contagi su 100mila abitanti”.