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Covid, basterà il tampone negativo per uscire dall’isolamento: al via la semplificazione con un sms

Rivoluzione nel tracciamento: chi è positivo lo comunicherà via web. Giani: “No vax insopportabili, per loro la metà dei tamponi e l’84% dei posti in intensiva”. 50mila test in più per chi ha la ricetta medica

Hub vaccinale - © Paolo Lo Debole

Semplificare le procedure di ingresso e di uscita dall’solamento con un tampone, sia rapido che molecolare, non certo un fai-da-te, attraverso una nuovo sistema che digilitalizza e rende automatiche tutte le procedure, dalla presa in carico alla riattivazione del green pass. Allegerire la burocrazia che intasa un imbuto già stretto dalle migliaia e migliaia di positivi che ogni giorno si aggiungono ai contagi in Toscana. Poi aumentare i tamponi “fino a 100mila al giorno” – e spingere ancora di più la macchina ormai ingolfata dei tracciamenti. Sono queste le misure presentate dal presidente della Regione, Eugenio Giani, per parare i colpi della nuova ondata della pandemia spinta dalla variante Omicron. “Ha avuto l’effetto di un terremoto, di una calamità naturale”, ha detto per far capire la portata dello sforzo e della pressione sul già stressato sistema sanitario.

Un sistema più semplice per i positivi asintomatici

La novità che partirà nelle prossime ore sarà un sistema automatizzato che tramite l’invio di un messaggio prenderà in carico i circa 64mila toscani positivi che non sono stati contattati dall’Asl. “Impossibile chiamarli tutti, vogliamo quindi semplificare”, ha spiegato il direttore del dipartimento Sanità, Federico Gelli. Nel messaggio che arriverà a chi ha avuto un tampone positivo ci sarà un link a cui verrà chiesto di comunicare il proprio stato clinico rispondendo a 4 domande e segnalare anche i propri contatti.Per prenotare il tampone basterà inserire il codice di riferimento della prescrizione medica sul portale di prenotazione e automaticamente il sistema indicherà le opzioni di prenotazione, a seconda che il cittadino sia sintomatico o asintomatico.

Per chi è senza sintomi o con sintomi lievi, quindi, il successivo inserimento del risultato negativo del tampone – dopo 7 giorni per i vaccinati con terza dose o 10 giorni per i non vaccinati o per chi due dosi da più di 120 giorni –  segnerà la fine della quarantena con l’invio automatico di una mail e la successiva riattivazione del green pass. Punto questo su cui il presidente Giani chiede un passo avanti al Governo: “Almeno per questi giorni di emergenza, quelli in cui abbiamo un carico così pesante,  chiederò de di sospendere il Green pass alle persone già vaccinate che risultano positive”. “Si sta riscontrando che ci vogliono 15-20 giorni per riattivarlo. Poi, ovviamente, quando torneremo a regime si riattiverà tutto il meccanismo, ma in questo momento di emergenza sarebbe un modo per evitare complicazioni che sono vissute con sofferenza da molti cittadini”.

50mila tamponi molecolari e rapidi per chi ha sintomi

La Regione Toscana ha scelto di destinare 25 mila tamponi molecolari e altrettanti rapidi alla persone con prescrizione medica e gratuiti. “Oggi è stato il record di casi, è vero, ma anche di tamponi effettuati, 79mila”, ha detto Giani. “Vorremmo arrivare a 100mila tamponi, e ci adopereremo per questo proprio perché il tracciamento è importante. Ai cittadini dico di andare a fare il tampone se si ha qualche sintomo, non semplicemente per sicurezza come qualcuno mi ha detto. Cercheremo anche di eliminare quelle sacche di tamponi fatti per questioni occasionali, dobbiamo ridurre quell’appesantimento sul sistema dei tamponi creato dai no vax. Per questo io sostegno che qualsiasi intervento vada verso l’obbligo vaccinale, in primis quello dei lavoratori”.

In particolari, gli antigenici rapidi prescritti dal medico verranno effettuati gratuitamente anche dalle farmacie, attraverso un qr code: per questo saranno istituiti degli slot di orario cercando di evitare a chi ne ha bisogno le file chilometriche alimentate da chi, a pagamento,  vuole il tampone per l’ottenimento del green pass . Per potenziare l’offerta dei tamponi saranno coinvolti anche le associazioni di volontariato, che con la loro rete sul territorio possono garantire una maggiore capillarità.

L’84% dei posti in terapia intensiva è occupato dai no-vax, Giani:  “Insopportabile” 

Parole particolarente dure di Giani contro chi ha scelto di non vaccinarsi: “Considerando la fascia di età dai 12 anni in su, sono circa 461mila  persone”. Un numero che pesa sulla richiesta di tamponi, ogni 48 ore, per il green pass: “E’ insopportabile”, ha detto il presidente.  Ma che soprattutto preme sul sistema sanitario. Ecco i numeri solo dell’ultima settimana: “I non vaccinati generano l’84% delle posizioni in terapia intensiva, mentre i vaccinati solo il 6,8%, di cui con la terza dose sono il 2,6%”.

E sul fronte vaccini, la Regione continua a premere sull’acceleratore. Come annunciato dall’assessore alla Sanità, Simone Bezzini, “Con l’apertura delle agende per anticipare la terza dose da 5 a 4 mesi, contiamo di vaccinare con la terza dose, entro inizio febbraio, due milioni di toscani”. Le agende per le nuove prenotazioni sono aperte da venerdì 7 gennaio.

Per potenziare la rete di hub, ne è stato aperto uno nuovo a Figline Valdarno (in provincia di Firenze):  una struttura – inaugurata dal presidente Giani – di 300  metri quadrati che rimarrà  aperto fino al 31 marzo e con una capacità di somministrazione di  700 dosi al giorno.  All’hub si accede su prenotazione, tramite il portale regionale, per seconde e terze dosi, e ad accesso libero per prime dosi vaccinali.

Hub vaccinale Figline Valdarno

Cure intermedie negli ospedali di comunità: nuova organizzazione per il 30% dei ricoverati

Il 30% dei ricoverati nei reparti Covid entra in ospedale per altra patologia  e in quell’occasione si scopre la positività. Per loro, ha annunciato il presidente della Regione, è previsto il potenziamento delle cure intermedie.  “In realtà dovrebbero andare in un posto diverso che andrebbe chiamato “ospedale di comunità” ovvero di lunga degenza da cure intermedie”. Per questa riorganizzazione,  “ci aiuterà la Croce Rossa mettendo a disposizione i Fraticini, non solo per le vaccinazioni, ma per darci dei letti intermedi, e poi andremo a cercare altre sedi in tutte e tre le Asl. Faremo subito un sopralluogo a Camerata per capire se possiamo trasformarla in questo senso. Sulla costa si parla di Monterotondo a Livorno, dell’incremento del San Luca a Lucca con altri spazi, analoga situazione a Massa. Ho dato l’input affinché i nostri direttori generali possano pensare all’interno del nostro patrimonio sanitario di anticipare quello che nel Pnrr sarà l’ospedale di comunità”.

Tra gli interventi annunciati, anche il ritorno allo smart working per i dipendenti regionali e degli enti connessi. “Di fronte a un virus così contagioso, se limitiamo i contatti alle cose veramente importanti è meglio. Come Regione daremo il buon esempio”. “Allargheremo – ha poi aggiunto il presidente –  lo smart working per i nostri 3.500 dipendenti che, considerati anche gli enti connessi alla Regione, sono più di 5.000. Almeno fino alla fine di gennaio tutto ciò che può essere fatto tramite lo smart working lo faremo”.

La pillola anti-Covid arriva in Toscana: 1440 dosi al Meyer di Firenze

“Il generale Figliuolo mi ha comunicato che sono arrivate al Meyer di Firenze 1440 dosi di pillole anti covid merck. Le distribuiremo seguendo i criteri che ci dà la struttura commissariale”, ha detto Giani. Uno strumento in più che si unisce alla cura contro l’infezione:  “Mi sto impegnando molto anche sugli anticorpi monoclonali e in questo momento c’è una crescente domanda in Toscana e stanno funzionando molto bene”.

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