Nella serata di lunedì 12 ottobre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno firmato il nuovo Dpcm con le misure per il contrasto al contagio da Covid-19. Ecco cosa prevede il nuovo Dpcm che sarà valido per 30 giorni:
1-Le feste private in casa potranno avere un massimo di sei partecipanti
2-Ristoranti e bar dovranno chiudere alle 24, dalle 21 divieto di consumare in piedi
3-Restano chiuse sale da ballo o per concerti, sono permessi fiere e congressi
4-Obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi e all’aperto. Escluso chi fa attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina
5-Per cinema e concerti resta il limite di 200 partecipanti con il vincolo di un metro tra un posto e l’altro e di assegnazione dei posti a sedere.
6-Per le competizioni sportive resta il vincolo di 200 partecipanti al chiuso e 1000 all’aperto. Va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso. Vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale.
In Toscana arrivano i Tamponi rapidi per le scuole: come funzionano
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani lunedì 12 ottobre ha firmato una nuova ordinanza in seguito all’evolversi dell’epidemia e, in particolare, per rafforzare tutte le azioni possibili di prevenzione. Arrivano i tamponi rapidi per le scuole e per i servizi educativi e indicazioni operative aggiornate per la gestione dei soggetti con sintomi sospetti di Covid 19 e la loro riammissione in classe o nel posto di lavoro. Ai primi sintomi sospetti nei bambini e negli operatori scolastici (febbre superiore a 37,5 °C, oppure tosse, nausea, vomito, difficoltà respiratorie, mal di gola, diarrea, alterazione o perdita dell’olfatto e del gusto) scatta una serie di procedure operative di prevenzione per contrastare la diffusione del contagio e per una diagnosi immediata tramite il tampone antigenico rapido.
“Io sono convinto che sia importante in questo momento essere coordinati a livello nazionale. È una fase molto delicata, la gente vuole rassicurazioni e autorevolezza di fronte a provvedimenti che sono da stato di emergenza. È giusto che vi sia un intervento da parte del governo”. E’ quanto ha affermato Giani su “La Stampa” a proposito del nuovo Dpcm, facendo presente che non sarà “il presidente di Regione che per protagonismo cerca di fare l’ordinanza in più”. “Io ascolto molto i cittadini: vogliono uniformità nelle misure e negli interventi, sento che è il momento, come istituzioni, di dare l’immagine rassicurante dell’armonia fra di noi. Le persone non vogliono conflitti tra istituzioni. Nel passaggio contingente mi sembra che questi provvedimenti siano equilibrati; dobbiamo anche contemperare le esigenze sanitarie con quelle economiche. Mi pare che le misure vadano in questa direzione”.
Contatti limitati nelle Rsa e 17.500 tamponi al giorno
Due ordinanze regionali per contrastare l’emergenza Coronavirus: la prima per limitare i contatti tra pazienti delle Rsa e parenti e la seconda per arrivare, nel giro di una settimana, a 17.500 tamponi al giorno. E’ quanto annunciato dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
“Al di la degli interventi del governo, oggi varerò due interventi significativi – ha detto Giani -. In primo luogo abbiamo finito ora di concordare un protocollo d’intesa che invieremo alle strutture che gestiscono le Rsa: il nostro intento è quello di limitare il contatto fisico tra i pazienti delle Rsa e i loro parenti perché è chiaro che va nel loro interesse. Il contagio che può venire dall’esterno a un paziente di Rsa poi diventa una catena di contagi che minano tutto il sistema”. Accanto a questo, ha aggiunto Giani, “tutta una serie di indicazioni per rendere comunque diretto il rapporto da remoto tra paziente e parenti, e per poter avere un tavolo di lavoro con il quale monitorare costantemente la situazione con i rappresentanti delle Rsa”. Per quanto riguarda i tempi, il governatore ha spiegato che “stamani ho mandato il testo, la proposta di ordinanza che è nelle nostre intenzioni, alle rappresentanze di categoria della Rsa, se viene condivisa nell’arco di un paio di giorni diventa efficace”. La seconda ordinanza invece, ha spiegato ancora Giani, è per “arrivare all’obiettivo di 17.500 tamponi giornalieri con screening rapido, nelle due modalità: per ora quello che consente la verifica attraverso l’apparecchiatura meccanica e in futuro vi sarà anche quello che ci può dare una risposta con il colore, quando sarà certificato dal ministero”.