«È arrivato il momento di discutere tutti insieme dell’organizzazione di una manifestazione di rilievo nazionale per lo sviluppo della costa Toscana». È con questo annuncio che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha concluso il suo intervento all’iniziativa “Sì, Livorno va avanti” organizzata da tutte le componenti economiche e sociali che hanno sottoscritto il Patto per lo sviluppo della Toscana. «Vogliamo una regione che si presenti unita, in maniera composta – ha aggiunto il governatore – per significare le sue buone ragioni a chi finora è stato sordo di fronte alle sue giuste richieste». L’incontro, dedicato in particolare al tema delle infrastrutture, si è tenuto a un mese esatto dalla manifestazione per la Tirrenica che si è svolta il 12 ottobre a Grosseto.
«La Regione – ha detto tra l’altro Rossi – è l’unica ad aver investito sui suoi porti. Altrove l’ha fatto esclusivamente lo Stato che qui però ha dato soltanto 50 milioni per il collegamento tra quello di Piombino e la superstrada. Invece a noi servono investimenti pubblici sulle infrastrutture e investimenti privati sulla produzione, per puntare alla valorizzazione del lavoro e garantire ai nostri giovani un futuro di sviluppo».
La Regione, tra Livorno e Piombino, ha investito 700 milioni di euro. «Ha inoltre sviluppato il porto della città dell’acciaio garantendo un futuro alla produzione siderurgica, tanto che gli indiani di JSW anche per questo hanno riconfermato la loro volontà di investire nell’acciaio. A Livorno abbiamo salvato e permesso il rilancio dell’interporto e ora è il momento di far partire i lavori per la Darsena Europa e di procedere con le altre infrastrutture connesse al porto labronico».
Il presidente è poi tornato sulla necessità di avere un’arteria a quattro corsie in sicurezza lungo la costa, sottolineando come la stessa Società autostrade stimi, a Tirrenica realizzata, un aumento di traffico del 6-7% sulla nuova strada, il che significa attrarre nuovi investimenti grazie a collegamenti adeguati. E ha quindi sottolineato come anche a Rosignano l’intervento della Regione ha scongiurato abbandoni produttivi e crisi occupazionali, ma che il Governo anche in quell’area deve mantenere gli impegni presi.
«Insomma – ha aggiunto Enrico Rossi – dobbiamo trovare il modo di far sapere a Roma che questo territorio è abbastanza stufo. È mi auguro che tutti, senza distinzioni tra destra e sinistra, convengano su questa necessità».
E, concludendo, il presidente della Camera di Commercio Maremma e Tirreno, Riccardo Breda, ha affermato di accettare la sfida proposta dal presidente Rossi e si è detto concorde sull’organizzare una manifestazione di rilievo nazionale. I firmatari del Patto per lo sviluppo ne discuteranno a Firenze nel corso della riunione congiunta che si terrà entro la fine del mese.