La tradizione non lascia dubbi: in Toscana a Ferragosto in tavola vanno piccioni e anatre al forno o allo spiedo. C’è anche un detto popolare che recita “per Ferragosto, piccioni e anitre arrosto”.
Tradizione che rischia di essere soppiantata, almeno quest’anno, dall’invasione dei granchi blu in mare e in laguna. Ristoratori e buongustai hanno risposto con una controffensiva, cucinando l’invasore. Tante le ricette per proporre il crostaceo d’importazione che sta devastando pesca e allevamenti ittici.
Il piccione arrosto secondo tradizione
Il piccione arrosto è un must in Toscana, soprattutto sulla tavola di Ferragosto. L’origine di questa tradizione si fa risalire all’epoca carolingia ma di sicuro anche i Medici alla loro corte non avranno disdegnato la proposta. Per il piccione è suggerita la farcitura con la finocchiona per valorizzare al meglio un prodotto Igp.
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Il piccione arrosto è molto amato dai grandi chef. Una ricetta su tutte: quella di Valeria Piccini del ristorante Da Caino a Montemerano (2 stelle Michelin). In menu ha ripescato una ricetta storica, con 20 anni alle spalle.
“Il Piccione con pere e torrone di fegato grasso mi è sembrato una buona idea riportarlo tra i piatti storici. Già allora cuocevo il piccione intero arrosto, poi aggiungevo una salsa di pere al vino bianco e una al vino rosso. Arriva ancora insieme a una pera tornita su cui poggia la coscetta, e un torrone a base di foie gras, nocciole, fichi, mandorle e pistacchi, a renderlo indimenticabile. Il bello della cucina è che quando si prova nostalgia di un piatto, si ripesca la ricetta e si recuperano gesti e sapori, e si torna a emozionarci” assicura la chef Valeria Piccini.
I biscotti di Mezz’Agosto in Maremma
In provincia di Grosseto si preparano i biscotti di Mezz’Agosto. In questo caso si tratta di una tradizione legata ai lavori nei campi e in particolare al periodo della trebbiatura. I biscotti, simili a grandi ciambelle preparate con anice e vino, erano lo spuntino sull’aria dei contadini impegnati nei lavori dei campi.
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La grigliata è sempre un grande classico
Un grande classico, sia di carne che di pesce, resta la grigliata. In Toscana, complice una vera e propria tradizione della ciccia, si esprime ai massimi livelli. Ci sono anche delle sagre molto apprezzate che propongono grigliate da manuale. Per non sbagliare fondamentale la scelta della carne e quindi del macellaio.
Sul barbecue vanno la bistecca, le salsicce e l’immancabile rosticciana. La carne va marinata con olio extravergine di oliva, erbe aromatiche, spicchio d’aglio e vino. La grigliata ideale sarebbe a legna, valida anche a gas visti i tempi per preparare la brace. Ricordarsi di salare la carne a cottura avvenuta per non farla diventare dura.
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Il granchio blu, la new entry del 2023
Fin qui la tradizione delle ricette di Ferragosto. Per quest’estate 2023 le proposte con il granchio blu sono una piacevole novità, anche a buon prezzo. Molti i ristoratori che si sono già cimentati con una serie di proposte: dal sugo alla grigliata. Il granchio blu si trova già al supermercato e a prezzi competitivi sia da Unicoop Tirreno che da Conad: in Maremma i crostacei sono forniti dalla cooperativa Orbetello pesca lagunare. Quindi per un buon sugo di mare o un secondo estivo è una valida alternativa.
Un modo per vendicarsi del granchio blu che arriva dalle costate atlantiche americane e sta colpendo gli allevamenti di cozze e vongole, crostacei e piccoli pesci. Oltre a devastare la biodiversità e l’ecosistema il crostaceo definito ‘killer dei mari‘ danneggia anche le attrezzature di pesca. Tra le ricette da segnalare quella della Caciaia in Banditella a Livorno, diffusa sui suoi social da Luisanna Messeri. Una proposta perfetta da replicare.