Arriva la vigilanza armata sotto le logge degli Uffizi per vegliare sul patrimonio storico-artistico e impedire nuovi atti vandalici. Due giorni fa due turisti tedeschi avevano scritto con lo spray Dks 1860 sui pilastri del Corridoio Vasariano. In tutto undici gli identificati dai carabinieri, due sono ritenuti gli autori materiali.
Concluse le indagini al Corridoio Vasariano sono iniziative le operazioni di pulizia dalle scritte. I lavori, seguiti direttamente dagli architetti del complesso museale, dureranno alcuni giorni. Dopo l’atto vandalico il ministro Gennaro Sangiuliano aveva invocato tolleranza zero, il direttore degli Uffizi Eike Schimdt annuncia che ai vandali “chiederemo un rimborso danni adeguato“.
Dai vandali un rimborso danni adeguato
“Circa 10.000 euro” l’ammontare della spesa per riparare il danno arrecato al monumento, calcolano i tecnici delle Gallerie degli Uffizi. “Ci costituiremo parte civile – spiega il direttore Eike Schmidt – e chiederemo ai responsabili non solo questa somma, ma in base al Codice Urbani anche il danno per la pubblicità non autorizzata di un marchio commerciale, quello della scritta, quantificabile in base al mercato in una cifra fino a ulteriori 100mila euro. Non importa in questo contesto se gli imbrattatori abbiano agito o meno in nome del marchio che cercavano di promuovere”.
A settembre arriva la vigilanza armata
“Da settembre – prosegue il direttore – sotto i loggiati degli Uffizi e del Corridoio Vasariano, sarà attivo un servizio di vigilanza armata che coprirà tutte le ore del giorno e della notte, per proteggere i nostri monumenti da episodi vergognosi di questo genere. Abbiamo introdotto la guardiania armata a Boboli e in Piazza Pitti la primavera scorsa, con ottimi risultati. Anche la futura guardiania esterna degli Uffizi sarà collegata direttamente alla control room di videosorveglianza del museo e alla caserma dei Carabinieri all’interno degli Uffizi. Queste misure sono purtroppo necessarie per dissuadere i vandali e contro gli abusi verso i nostri beni culturali“.