Salute/

Coronavirus in Toscana, due nuovi casi. Ora i contagiati sono otto

Migliorano le condizioni dei ricoverati. Due nuovi casi in attesa di validazione e due soli casi confermti (uno dei quali è clinicamente guarito). Sono 884 le persone in isolamento domiciliare

coronavirus-firenze-elena.katkova-shutterstock.com - © Elena.Katkova - Shutterstock.com

In Toscana il coronavirus non fa paura. Fortunatamente la situazione è sotto controllo e anche le persone contagiate stanno bene. Sono infatti in miglioramento le condizioni cliniche dell’imprenditore fiorentino ricoverato a Ponte a Niccheri, il primo dei casi di coronavirus toscani confermati dall’Istituto superiore di sanità. Ancora in osservazione, ma clinicamente guarito come già era stato annunciato, è invece il paziente di Pescia che si trova nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Pistoia, unico altro caso di coronavirus toscano confermato al momento dall’Iss. Stamani si è riunita come di consueto a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze l’unità di crisi di emergenza sanitaria, guidata dal presidente della Toscana Enrico Rossi. Il bollettino conta al momento otto casi, due dunque più di ieri: sei positivi sospetti, in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità, due confermati (ma uno già guarito).

Due nuovi casi
I due nuovi tamponi positivi, ma in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità, riguardano un altro calciatore della Pianese, in provincia di Siena, e un operatore della squadra. Nel primo caso si tratta di un ventitreenne che viveva in casa con il giovane già risultato sospetto positivo. A differenza del compagno di squadra, in buone condizioni anche lui ma ricoverato alle Scotte di Siena, il secondo giocatore è al momento solo in isolamento domiciliare, con lievi sintomi influenzali. Per il sessantenne operatore della squadra di calcio, che ha accusato febbre alta e tosse, è stato disposto invece il ricovero e già si trova alle Scotte. Tra ricoverati sono in via di miglioramento anche il vicino di casa, sessantacinquenne, dell’imprenditore fiorentino e lo studente nordeuropeo di ventisei anni, che non presenta quasi più sintomi. Il primo è ricoverato a Careggi e il secondo a Ponte a Niccheri. Rimane in isolamento domiciliare, ma non ha più febbre, il quarantaquattrenne di Torre del Lago rientrato da Vò dove si era recato per lavoro.

Isolamento domiciliare
In Toscana sono 884 le persone in isolamento domiciliare. Di queste 393 sono state prese in carico attraverso il numero dedicato delle Asl, 138 sono contatti stretti di casi positivi probabili o confermati e 353 bambini e studenti o loro familiari: in questo caso si tratta di ragazzi di origine cinese, per i quali l’isolamento è scattato in seguito alle segnalazioni arrivate alla Asl Toscana centro (Firenze-Prato-Pistoia) dai dirigenti scolastici, perché allievi di ritorno dalla Cina. I 393 presi in carico attraverso il numero dedicato delle Aziende sanitarie sono così distribuiti: 165 nella Asl Toscana centro, 113 in quella nord ovest (che comprende le province di Lucca-Massa Carrara-Pisa-Livorno), 115 in quella sud est (Arezzo-Siena-Grosseto). Per i 138 contatti stretti d ei casi positivi probabili o confermati 93 sono nell’Asl Toscana centro, 21 in quella nord ovest e 24 in quella sud est.

Coronavirus, le raccomandazioni del Meyer
Limitare gli accessi al pronto soccorso se non per i casi di effettiva gravità; non presentarsi mai autonomamente ma contattare prima i pediatri di famiglia, che saranno disponibili anche il sabato e la domenica. Così, alla vigilia del fine settimana, l’ospedale pediatrico Meyer ribadisce il suo invito alle famiglie per evitare l’affollamento dei servizi dedicati all’emergenza. Dall’inizio di febbraio, una task-force del Meyer ha messo a punto nuove regole per gestire l’emergenza epidemiologica da coronavirus, recependo in modo progressivo le direttive del Governo e della Regione Toscana. Due gli obiettivi: limitare per quanto possibile gli ingressi all’ospedale e creare percorsi dedicati esclusivamente ai casi sospetti, in modo da poterli gestire in sicurezza e con la massima tempestività. «Rivolgiamo una raccomandazione alle famiglie – spiega Alberto Zanobini, direttore generale del Meyer – se i bambini presentano febbre, tosse e altri sintomi influenzali o in caso di sospetto contatto con soggetti positivi al coronavirus, di rimanere a casa e di chiamare il proprio pediatra di famiglia per ogni consiglio che si renda necessario senza venire al pronto soccorso». Sarà sospeso per questo fine settimana per decisione della Asl il servizio Acap del Meyer, l’ambulatorio della continuità assistenziale pediatrica riservato ai casi meno gravi. Il pronto soccorso sarà riservato soltanto alle effettive urgenze.

Camp Darby, tamponi negativi per due avieri
Sono risultati negativi i tamponi per verificare l’eventuale infezione da coronavirus effettuati su due giovani avieri statunitensi di stanza a Camp Darby, la base Usa di Tombolo tra le province di Pisa e Livorno. È quanto rende noto la stessa base di Camp Darby. I tamponi erano stati fatti al pre-triage dell’ospedale di Pisa. Ieri pomeriggio i due militari sono stati prelevati da un’ambulanza attrezzata e col personale sanitario che indossava il kit per evitare il rischio di eventuali contagi. Secondo quanto appreso, i due militari si trovavano già da alcuni giorni in isolamento all’interno della base per alcuni sintomi influenzali, ma stamani a entrambi è salita la febbre e si è deciso di sottoporli ad analisi specifiche».

L’allarme di Coldiretti
In caduta libera le vendita al dettaglio dei fiori e delle piante fiorite in vaso, con ripercussioni sul mercato interno a danno delle aziende florovivaistiche Toscane che registrano il crollo del 50% degli scambi di fiori di stagione come viola ciocca e tulipani, mentre l’export risulta congelato a causa dello stop degli ordini dall’estero. È la stima tracciata da Coldiretti Toscana, sulla base delle segnalazioni delle più grandi aziende floricole e florovivaistiche dalle regione che stanno risentendo di gravi danni a causa della diffusione del Coronavirus. Per ridare speranza e fiducia in un clima reso teso dagli aggiornamenti quotidiani sull’infezione, martedì prossimo, 3 marzo 2020, si tingerà di mille colori con i fiori e le piante fiorite il Mercato di Campagna Amica di Viareggio in via Fratti, a partire dalle ore 10.30, dove il ‘Tutor del Fiore’ spiegherà caratteristiche, stagionalità e significati dei fiori, un momento di bellezza a beneficio dei cittadini-consumatori. Ora Coldiretti chiede misure di sostegno alle attività più duramente colpite attraverso fondi per il crollo di presenze in agriturismo, sgravi fiscali e contributivi con il rinvio di pagamenti, compensazioni previdenziali delle giornate di lavoro perse e attivazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori nonché interventi per colpire le pratiche commerciali sleali che frenano le esportazioni ed un piano promozionale sulla sicurezza e qualità del made in Italy alimentare all’estero.

Rossi ringrazia gli operatori sanitari e la comunità cinese
Il presidente Enrico Rossi ha attribuito il merito dei risultati ottenuti per il momento dalla Toscana sul fronte del contenimento del coronavirus agli operatori sanitari e del sistema di prevenzione e alla collaborazione della comunità cinese. A seguito degli elogi ricevuti dal dottor Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani di Roma, il presidente ha ricordato che «stiamo ottenendo grandi risultati sul terreno più difficile grazie all’efficace azione del nostro sistema di prevenzione e anche alla fondamentale collaborazione della comunità cinese, che significativamente oggi è stata sottolineata dal dottor Ippolito, che ha elogiato il meccanismo di autoisolamento che la comunità cinese ha messo in atto in tutto il paese e che in Toscana ha consentito di monitorare 1500 persone sopratutto grazie al protocollo di sorveglianza attiva applicato dalla Asl Toscana centro. Sono molto soddisfatto finora e voglio ringraziare uno ad uno tutti gli operatori della sanità toscana, che ogni giorno sono al lavoro con il massimo dell’impegno: è grazie a loro che stiamo affrontando questa battaglia e sono convinto che la vinceremo».

Torre del lago non è un focolaio
Il sindaco di Viareggio (Lucca), Giorgio Del Ghingaro, su facebook scrive: «Il caso di Torre del Lago (Lucca) è specifico, non un focolaio: si tratta di una persona che arriva da uno dei comuni del Veneto interessati dalla problematica. Il paziente è stato visitato, manifestava sintomi influenzali e, avendo un’attività a Vo’, il medico ha riscontrato gli estremi della malattia. Fatto il primo tampone: è risultato positivo. Siamo in attesa della conferma dell’Iss. Ovviamente, speriamo non ci sia. La persona sta bene, è sfebbrata e tranquilla. Ho firmato un’ordinanza che la costringe a casa secondo quanto prevede la legge. Gestiamo la cosa non come emergenza, ma come situazione contingente, sotto stretta sorveglianza della Asl e del dipartimento di Igiene».

Pescia, ditta chiusa 15 giorni
«A seguito delle note problematiche del coronavirus, la nostra azienda rimarrà chiusa per 15 giorni». Questo il messaggio registrato in segreteria che risponde alle chiamate telefoniche nell’azienda di Massa e Cozzile (Pistoia) nella quale lavora l’informatico risultato positivo al Coronavirus, residente a Pescia (Pistoia). L’uomo dopo tre giorni di soggiorno per motivi di lavoro a Codogno, al suo ritorno – il 21 febbraio – aveva trascorso diverse ore nella sede dell’azienda venendo a contatto con i colleghi. Molti di questi, in seguito all’indagine epidemiologica, sono stati sottoposti alla quarantena di due settimane».

Calcio, la Pianese in quarantena
Un’intera squadra di professionisti, la Pianese, formazione di Piancastagnaio (Siena) che disputa il campionato di serie C, girone A, è stata messa in quarantena dopo che uno dei suoi giocatori è risultato positivo al tampone per il covid-19. I toscani avevano giocato domenica in campionato ad Alessandria contro la Juventus U23, ma senza schierare il calciatore in questione, già febbricitante. Per precauzione, comunque, la Juventus ha deciso di impedire per qualche giorno ai componenti della U23 di allenarsi con la prima squadra, anche se nessuno di loro ha accusato finora sintomi che possano far temere un contagio.

Firenze, musei civici aperti contro la ‘paura’
Per dare un ulteriore segnale di apertura e di fiducia, oltre a confermare tutti gli spazi culturali, musei, cinema, mostre, biblioteche aperti, il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi hanno deciso di aprire per tre giorni i musei civici gratuitamente a tutti. «Dal 6 all’8 marzo – spiegano – vogliamo lanciare un week end di apertura gratuita di tutti i nostri musei civici, da Palazzo Vecchio alla cappella Brancacci al museo Novecento. Cittadini fiorentini e turisti potranno approfittare di questa occasione e ritrovare nei nostri musei l’entusiasmo dell’essere comunità contro la paura».

INFO UTILI
Il numero verde istituito dalla Regione Toscana per fornire indicazioni sui percorsi e le iniziative sul tema del coronavirus è il seguente: 800 556060 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18).
Esiste poi il numero di pubblica utilità: 1500 (attivo 24 ore su 24).
Per dichiarare di essere stati in Cina, i numeri da chiamare (attivi dalle 8 alle 20, anche con operatore e interprete cinese) sono questi: Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli) 055 5454777; Asl Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Viareggio) 050 954444; Asl Toscana sud est (Arezzo, Grosseto, Siena) 800 579579.
Per maggiori informazioni, consultare la pagina dedicata al coronavirus sul sito di Regione Toscana all’indirizzo: www.regione.toscana.it/-/coronavirus

I più popolari su intoscana