La Fiorentina è stata fra le squadre di Serie A più colpite dal coronavirus con i giocatori Vlahovic, Cutrone e Pezzella fra i contagiati oltre al medico sociale Pengue, al fisioterapista Dainelli e qualche altro dipendente del club.
Una dozzina in tutto come ha ricordato più volte il patron Commisso esternando la sua preoccupazione dagli Stati Uniti. Dopo i nuovi test e tamponi effettuati ieri in vista della ripresa, facoltativa al Centro sportivo ‘Davide Astori’ sono risultati positivi tre calciatori e tre componenti dello staff tecnico-sanitario come comunicato dalla società viola con una nota ufficiale.
Come da protocollo le sei persone proseguiranno l’isolamento e comunque sono tutte asintomatiche e stanno bene come assicurato dalla stessa Fiorentina. Che ha voluto precisare che non si tratta di casi di recidiva: questo significa che fra i nuovi positivi non ci sono i giocatori che erano stati contagiati a marzo, poi risultati guariti a inizio aprile dopo il secondo tampone.
Sui nomi attuali c’è il massimo riserbo: è questa la scelta adottata dalla società in linea con gli altri club. Intanto rimane invariato il programma fissato che prevede al momento visite propedeutiche per il resto del gruppo per gli allenamenti individuali al centro sportivo, senza l’utilizzo di palestra, spogliatoi e mensa, indossando indumenti sportivi propri e la mascherina nel tragitto fra l’auto e l’ingresso della struttura e osservando sempre la distanza interpersonale di due metri.È atteso, di ritorno da Monaco di Baviera, l’attaccante Franck Ribéry, l’unico giocatore viola che è stato all’estero in questo periodo di chiusura ed emergenza.