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“Contro odio e ignoranza, viaggi della memoria obbligatori per tutti”

La proposta di Nardella, aspettando la fiaccolata a Venturina Terme dopo l’aggressione antisemita contro un bambino

ll treno della memoria

L’obbligo morale di non dimenticare, l’impegno civico di educare i giovani. Nel giorno della memoria la Toscana ha risposto presente con iniziative e prese di posizione che assumono un significato ancora più importante dopo quanto avvenuto a Venturina Terme dove un bambino è stato insultato e picchiato da due ragazze 15enni perché “ebreo“.

Se vogliamo ricordare dobbiamo conoscere, se non conosciamo non siamo in grado di capire quali sono le nostre radici, la nostra identità e anche per cosa dobbiamo batterci. Quanto successo in questi giorni ci ha addolorato. Quando dietro c’è l’ignoranza è ancora peggio: noi dobbiamo combattere contro l’ignoranza. I viaggi della memoria per i ragazzi dovrebbero diventare obbligatori nei programmi scolastici di tutta Italia“. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine della cerimonia del Giorno della Memoria al Memoriale italiano di Auschwitz che si trova al Centro ex 3 a Gavinana.

Il treno della memoria

Il presidente della Regione Eugenio Giani nell’annunciare la fiaccolata al Parco della Rimembranza di Venturina, ha sottolineato che “la Toscana è terra di civiltà e di libertà. Quell’episodio, che mi ha lasciato davvero sconvolto e per cui rinnovo la mia solidarietà al ragazzino e alla sua famiglia, ci dice quanto la cultura della Memoria sia fondamentale per combattere antisemitismo e discriminazioni. La Memoria è come un vaccino che ha bisogno di frequenti richiami“.

Un invito a coltivare la memoria come dovere morale e civile è arrivato dal sindaco di Pisa, Michele Conti, rivendicando la scelta fatta dalla sua giunta di intitolare in città uno spazio pubblico alla memoria di Anna Frank. Il riferimento di Conti è alla rotatoria sull’Aurelia, all’ingresso del Parco di San Rossore. “Un luogo – ha spiegato il primo cittadino – non casuale, perché fu proprio all’interno della tenuta reale che vennero firmate le leggi razziali che permisero al regime la vergogna delle discriminazioni di migliaia di nostri concittadini, che subirono ingiuste espulsioni dai luoghi di lavoro pubblici, dalle scuole e che infine subirono deportazioni e lutti”. Per cancellare quel ricordo Pisa negli anni si è battuta e la scelta di nominare cittadina onoraria Liliana Segre va in quella direzione.

Pd:”L’impegno di una Regione”

Stefania Lio, responsabile formazione e cultura del Pd toscano nel ribadire la partecipazione del partito alla fiaccolata di Venturina Terme, ha ricordato che “in Toscana è forte l’impegno nel contesto della ricerca, della didattica, dell’intera vita civile con la finalità di andare oltre la dimensione della mera commemorazione. Con il sentito convincimento di educare alla Memoria per agirla nel quotidiano e per farne un percorso esistenziale prima ancora che didattico, educativo, formativo”.

Su tutte le iniziative si staglia l’attività della Regione Toscana con il Treno della Memoria, con gli eventi inseriti nell’ambito del progetto Giovanisì, con le risorse stanziate per le politiche di cultura e conoscenza della Memoria. E ancora il sostegno della Regione al lavoro dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana e della Rete regionale degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea ed in particolare dal 2014 il portale ‘ToscanaNovecento’. Il ruolo fondamentale del Parco nazionale per la pace di Sant’Anna di Stazzema, della Fondazione Museo della deportazione e della Resistenza di Prato e dei tanti musei e luoghi della Memoria. È sempre in questo quadro si colloca il lavoro del ‘Laboratorio di Public History of Education‘. “È a questo quadro che l’Anpi non manca mai di dare il proprio prezioso contributo attraverso i suoi coordinamenti. Non possiamo che ringraziare tutte le realtà che lavorano ogni giorno per far ragionare sulla storia e con la storia le persone“, conclude Lio.

Antonio Mazzeo al ghetto ebraico a Roma

Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, a Roma per l’elezione del presidente della Repubblica, ha scelto di far visita al quartiere ebraico della capitale. “Ho raggiunto il quartiere ebraico al Portico d’Ottavia, uno dei luoghi simbolo della Shoah. Qui il 16 ottobre 1943 furono deportati ad Auschwitz 1023 persone. Solo in 16 fecero ritorno. Per non dimenticare” ha spiegato.

Imparare la libertà con Don Milani

A Calenzano, in un giorno così carico di significati, è stato presentato il progetto didattico di educazione civica e civile ‘Costituzione e Resistenza. Imparare la libertà‘, promosso e ideato dalla Fondazione Don Lorenzo Milani in collaborazione con l’assessorato alla pubblica istruzione e pari opportunità del Comune e destinato all’Istituto comprensivo statale di Calenzano.

Il progetto è rivolto a studenti delle medie inferiori che potranno approfondire la conoscenza della Costituzione e gli aspetti storici e sociali della Resistenza. Sono previsti anche incontri con esperti, testimoni, rappresentanti della Fondazione Don Milani, dell’Anpi, dell’Istituto della Resistenza. L’inizio delle attività è previsto per febbraio, la conclusione a maggio con una visita alla scuola di Barbiana. “L’impegno della Fondazione è lavorare soprattutto con i ragazzi e le ragazze – dichiara la Fondazione Don Milaniaffinché possano capire il valore dell’uguaglianza e la solidarietà tra le persone come sancito dalla nostra Costituzione, e che la scuola è il luogo dove apprendere questi capisaldi della democrazia“.

 

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