Cultura /Il programma

Contengo multitudini: Kilowatt Festival invade Sansepolcro con oltre 300 artisti tra teatro, danza e musica

Dal 12 al 20 luglio in programma 104 appuntamenti, 17 anteprime assolute o nazionali, 9 concerti e 10 djset per un grande evento dedicato anche alle performance digitali

È il verso del poeta Walt Whitman “Contengo multitudini” il tema della 22esima edizione di Kilowatt Festival, la manifestazione internazionale di teatro, danza, performance e musica ideata e diretta da Lucia Franchi e Luca Ricci, che torna dal 12 al 20 luglio a Sansepolcro con 104 appuntamenti e 309 artiste e artisti ospiti.

In programma 54 spettacoli e 66 repliche tra teatro, danza, performances site-specific e digitali, 17 lavori presentati in anteprima, prima assoluta o prima nazionale, 9 concerti e 10 dj-set, e ancora laboratori e la Summer School sulle Digital Performing Arts.

Sandro Lombardi e Federico Tiezzi padrini del festival

Dopo due anni in cui il festival si è diviso tra Sansepolcro e Cortona, questa edizione è caratterizzata dal ritorno nella città biturgense e dal coinvolgimento di 15 luoghi, per una manifestazione sempre più diffusa e radicata sul territorio.
Non mancherà la relazione con le altre cittadine della provincia aretina: martedì 9 luglio è in programma una serata di anteprima a Castiglion Fiorentino dove saranno presentati il primo tableaux vivant ideato dall’artista Luigi Presicce, ispirato all’affresco del condottiero Giovanni Acuto del pittore Paolo Uccello e il reading del progetto Risonanze (Extra)Ordinarie, dedicato alla lettura ad alta voce. Non mancherà l’attesa Selezione Visionari, con protagonisti 44 cittadini della Valtiberina appassionati di teatro e danza che partecipano alla programmazione del festival.

L’attore, scrittore e drammaturgo Sandro Lombardi e il regista Federico Tiezzi sono i padrini di questa edizione, con due giornate a loro dedicate il 12 e 13 luglio. Due gli incontri pubblici sulla loro opera: Teatro e arti visive e L’attore e la sua voce, a cui partecipano critici, operatori e artisti. Il 12 luglio è prevista la proiezione del film La Belva nella giungla, opera video sull’omonimo testo di Henry James; nella stessa giornata va in scena La lunga strada di sabbia – Il viaggio in Italia di Pier Paolo Pasolini, spettacolo che ripercorre il giro d’Italia lungo le coste della penisola che fu commissionato a Pasolini, nel 1959, dalla Rivista Successo: un concerto a tre voci, diretto da Federico Tiezzi, con Sandro Lombardi, il mezzosoprano Monica Bacelli e il pianista Andrea Rebaudengo. Per tutta la durata del festival sarà visitabile la mostra Vasari: Le Vite, opera video di Federico Tiezzi, ispirata a Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori di Giorgio Vasari.

Il disperato di Marleen Scholten a Kilowatt Festival – © Luca Chiaudano

Dal teatro alle performance digitali a Kilowatt

Debuttano in prima assoluta a Kilowatt Miserella (il 13 luglio) di Teatro dell’Argine, un lavoro d’attrice sul tema del corpo che cambia, De/frammentazione di Dramma Assoluto (ol 14 luglio), una storia di impossibilità scritta da Fabio Pisano e diretta da Michele Segreto, We did it! (il 19 luglio), ideato da Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi che esplora pratiche e soluzioni possibili per superare le crisi della nostra contemporaneità; F.U.S. Fottuti Utopisti e Sognatori – Ovvero Cechov senza più betulle (il 18 luglio), nuova produzione del Teatro dei Borgia, riflette sul mondo del lavoro dalla prospettiva dei professionisti dello spettacolo.

Viene presentato in prima nazionale Photographs (il 15 luglio) della regista greca Lyto Triantafyllidou, uno spettacolo interattivo durante il quale un immigrato mette all’asta pezzi della propria vita per sopravvivere.
E ancora Il disperato (il 14 luglio) dell’attrice e regista olandese Marleen Scholten, che affronta il tema della violenza famigliare; Futuro anteriore (il 15 luglio), di Ferrara Off / Giulio Costa, che propone possibili scenari di invecchiamento e strategie di sopravvivenza geriatrica; Nikita (il 16 luglio) di e con Francesca Sarteanesi, che tratteggia un ritratto di donna immensa e totale con una scrittura affilata e luminosa. Con grande sprezzo del ridicolo (il 17 luglio), scritto da Fabio Marson e portato in scena da Asini Bardasci, racconta una storia vera accaduta nella Torino di fine Ottocento, quando 6 presunti nobili eritrei fecero parlare l’Italia intera, mentre La Buca (il 17 luglio) reinventa situazioni e personaggi di Samuel Beckett e vede in scena Maurizio Lupinelli con l’attore Carlo De Leonardo e La morte ovvero il pranzo della domenica (il 20 luglio), scritto e diretto da Mariano Dammacco, con Serena Balivo, affronta, con poesia e umorismo, il tema del congedo dai propri genitori. Infine, Totale (il 20 luglio) di Pier Lorenzo Pisano racconta la fine di una storia d’amore attraverso gli scontrini degli oggetti acquistati insieme.

Officina Oceanografica Sentimentale della compagnia Samovar a Kilowatt Festival

A Castiglion Fiorentino (il 9 luglio), Sansepolcro (il 12 luglio) e Monterchi (il 14 luglio) viene presentato il progetto Trittico composto da tre visionarie performance site-specific ideate dall’artista Luigi Presicce che omaggia le opere pittoriche di Paolo Uccello e Piero della Francesca.
Just Walking (il 13 luglio) prodotta da Campsirago Residenza, è un percorso urbano condotto da Michele Losi, con l’intento di ricostruire il ruolo del cammino nella cultura occidentale, mentre Officina Oceanografica Sentimentale (dal 16 al 20 luglio), della compagnia Samovar, conduce il pubblico in una roulotte per immergerlo nel viaggio di un migrante.

Due le performance digitali: AI Love, Ghosts and Uncanny Valleys <3 // ho rotto con la mia intelligenza artificiale e non la scaricherò mai più (il 14 e 15 luglio) di e con Mara Oscar Cassiani indaga la relazione tra utenti e AI e Il teatropostaggio da un milione di dollari (dal 17 al 20 luglio), di Giacomo Lilliù e Pier Lorenzo Pisano, è la prima performance realizzata da attori e memer in una chat di Telegram.

Danza in diversi luoghi di Sansepolcro: tutto il programma

Per quanto riguarda la danza debuttano a Kilowatt in prima nazionale A Duet (il 12 luglio), del coreografo lituano Dovydas Strimaitis, è un passo a due di audace tecnica coreografica basato sul movimento del Petit Allegro del balletto classico; Shaking Shame (il 13 luglio) di Melyn Chow, artista originaria di Singapore, è una potente danza di gruppo che esplora i confini della sensualità; Dioscures (il 13 luglio), della coreografa spagnola Marta Izquierdo Muñoz, riflette sull’identità di genere attraverso il voguing e il mito classico; Jedeya (il 16 luglio), di e con il tunisimo Sofian Jouini, rievoca le proprie radici mediterranee attraverso un rituale di danza e panificazione; Motus Mori – Musum di Katja Heitmann (dal 18 al 20 luglio) è un progetto nato per archiviare i gesti e i movimenti umani prima che scompaiano, Welcome (il 19 luglio), di e con il performer Joachim Maudet, è uno spettacolo sul ventriloquio che dissocia corpo e voce.

Il festival ospiterà inoltre un ricco gruppo di nuovi lavori di importanti coreografi italiani e di emergenti: A Solo in the Spotlights (il 14 luglio), di e con Vittorio Pagani, è un sarcastico assolo sui rituali del mondo dello spettacolo; Albatros (il 15 luglio), di Gruppo Voluptas / Pablo Ezequiel Rizzo, riflette sul superamento del binarismo di genere; Sfera (il 17 luglio), di MK / Michele Di Stefano, indaga la relazione tra movimento e ambiente esterno; Agata (il 20 luglio), di e con Giorgio Rossi e il pianista Livio Minafra, crea suggestive contaminazioni tra danza e jazz.

Grazie al progetto SIAE – Perchicrea, si vedranno in scena 4 opere di coreografi under 35: l’anteprima di Femenine (giovedì 18), di Gianmaria Borzillo, è un omaggio al compositore Julius Eastman; Rua da saudade (il 18 luglio), di Adriano Bolognino, attraversa la cultura portoghese in un tributo a Fernando Pessoa; Ima (il 19 luglio), di Komoco / Sofia Nappi, è un vitale invito a godere del momento presente; tra i lavori di danza urbana, Migration (il 20 luglio) di Ivona / Pablo Girolami, esplora le migrazioni degli uccelli e di altri animali.

Sono nove gli appuntamenti di danza che attraversano diversi luoghi della città, quali Piazza Torre di Berta e gli Orti del Bastione di Porta del Ponte. #sunflowerexperience (dal 13 al 15 luglio), ideato da Lucrezia C. Gabrieli e Giacomo Calli, è un’esperienza di esplorazione del contesto urbano accompagnata da parole e musica in cuffia; i due lavori premiati da Danza Urbana XL 2024 sono Swan (il 15 luglio) di Gaetano Palermo, ovvero la prova di resistenza di una ragazza che si allena sui pattini, e Memento (il 16 luglio), di e con Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi, che affronta il tema della memoria attraverso una performance dinamica e di grande fisicità; il coreografo spagnolo Angel Duran presenta The Beauty of It (il 17 luglio), performance ispirata dagli studi di Carl Gustav Jung; There is a Planet (il 18 luglio) di Michelle Scappa è un inno ecologista, ispirato dall’omonima opera dell’architetto Ettore Sottsass; tre danzatori su una Citroën Dyane sono i protagonisti di Sleep in the Car (il 19 luglio) di Virgilio Sieni: gesti marginali e condivisi in uno spazio simbolo della nostra contemporaneità.

I concerti di Kilowatt

Infine a Kilowatt i concerti con artisti emergenti e affermati del panorama musicale nazionale ed europeo, a cura di Effetto K, impreziosiscono l’ora dell’aperitivo ai Giardini di Piero. In programma Enna Düsseldorf (il 12 luglio), band che combina voci, sassofono, chitarra e violoncello elettrico, creando un’atmosfera introspettiva; Occhilucidi (il 13 luglio) è un trio che esplora vari generi con un’importante presenza elettronica; il duo londinese Sons of Viljems (il 14 luglio) presenta Lithospheric Melodies, album animato da sessioni minimaliste di basso-chitarra; il live-set di Muni (il 15 luglio), alias Lorenzo Meazzini, è l’occasione per presentare in esclusiva al festival, con la band al completo, il nuovo album, Oltre tutto; BookOrchestra (il 16 luglio) è l’orchestra di libri di Andrea Marinelli che raccoglie un coro di lettori, li dirige dal vivo e li modifica con il live-electronics; Cacao (il 17 luglio) ha un sound che mixa l’ossessività del kraut-rock, i colori afro, il glitter del pop anni ‘80; Druga (il 18 luglio) presenta La Carne, concept album che evoca il prog cantautorale anni ’70; DOS Duo onirico sonoro (il 19 luglio) gioca sul dualismo acustico ed elettronico, tra musica da camera ed echi pop e jazz; Arco (il 20 luglio), progetto collettivo di sperimentazione animato da Andrea Guerrini, presenta Orama, il suo secondo Lp. Dalle 23:00, Dj-set ai Giardini di Piero, a cura de I Citti del Fare.

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