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Il consiglio regionale ricorda Massimiliano Pescini: “Un uomo dalle grandi qualità politiche e umane”

Un minuto di silenzio e un lunghissimo applauso hanno aperto la commemorazione per la scomparsa del consigliere regionale alla presenza della famiglia

Massimiliano Pescini in una seduta del consiglio regionale - © Ilaria Costanzo

Un uomo di grande caratura politica e con grandi qualità umane. Una persona gentile con tutti, a partire dai dipendenti, generosa e competente, che aveva una straordinaria capacità di ascoltare, di tendere una mano e di trovare una soluzione.

Con queste parole questa mattina, 12 giugno, il presidente del Consiglio regionale ha ricordato Massimiliano Pescini, consigliere regionale recentemente scomparso.

Un ricordo sentito, commosso e partecipato preceduto da un minuto di silenzio e un lunghissimo applauso. In Aula i consiglieri regionali, il presidente e la Giunta, i sindaci della circoscrizione in cui è stato eletto e le autorità, la famiglia e gli amici hanno commemorato il consigliere regionale, scomparso prematuramente il 25 maggio scorso dopo una breve malattia. Pescini, che prima di essere eletto nell’Assemblea toscana ha ricoperto, tra i vari incarichi, quello di sindaco di San Casciano Val di Pesa, avrebbe compiuto 50 anni il prossimo settembre. Sul suo scranno vuoto, un mazzo di fiori.

Salutando i presenti, con un abbraccio particolare alla compagna Marina con la figlia Giulia e ai genitori Silvano e Manola, il presidente ha sottolineato come chiunque abbia conosciuto Pescini abbia apprezzato le sue doti politiche ma prima ancora le sue qualità umane, le sue doti intellettuali, la sua capacità di essere punto di riferimento, di equilibrio e, molto spesso, di mediazione.

Il presidente ha annunciato che insieme ai colleghi il Consiglio si è preso l’impegno di tenere vivo il suo insegnamento con iniziative da promuovere insieme, perché i giovani e chi viene dopo sappiano chi fosse e quanto sia un simbolo che la buona politica esiste.

Il presidente della Giunta regionale ha definito Pescini un amico e ricordato che il giorno in cui si sono manifestati i sintomi della sua malattia non voleva abbandonare la seduta del Consiglio in corso. Era generoso, metteva sé stesso sempre in secondo piano, ha detto il presidente, aveva carisma e avrebbe fatto molta strada per la grande stima che godeva da parte di tutti. La politica oggi, ha commentato, sta diventando una rissa continua a causa dei social, per cui più si è brutali più si hanno consensi; ma, Massimiliano Pescini era l’antitesi di tutto questo, era il volto bello di una politica che cerca il dialogo e che sa ascoltare.

“Da soli si va più veloci, insieme si va più lontano” Erano le parole che Massimiliano Pescini aveva scritto sulla pagina che apriva il suo sito. Parole ricordate dal capogruppo del Partito democratico e condivise dal sindaco di San Casciano in Val di Pesa, comune di cui Pescini è stato sindaco dal 2009 al 2019.

Il sindaco è intervenuto dopo che il presidente dell’Assemblea legislativa ha riportato il saluto e il ringraziamento a Pescini di tutte le dipendenti e i dipendenti del Consiglio regionale.

Il primo cittadino di San Casciano ha sottolineato come per tutti sia stato un grande privilegio conoscere e lavorare con Massimiliano Pescini. Stare vicino a una persona con una grande capacità umana e politica e che diceva che chi faceva politica doveva sempre avere le parole per spiegare qualcosa. Ora, ha commentato, non ci sono parole per spiegare il vuoto che lascia nella comunità che ha apprezzato e amato come il territorio del Chianti. Pescini, ha proseguito, aveva grande capacità politica e grandi intuizioni. Sapeva leggere il presente e capire il futuro con la logica di chi voleva imparare. Aveva una grande capacità di confronto ed era convinto di poter prendere dagli altri qualcosa per fare meglio politica. Massimiliano, ha proseguito, era un grande uomo del partito. Sapeva che faceva parte di qualcosa in cui tutti sono importanti. Poi il sindaco di San Casciano ha concluso con le parole di Massimiliano Pescini ricordandone un intervento pubblico in cui aveva sottolineato il ruolo fondamentale del volontariato e di come la politica si dovesse fare tra la gente e con le scarpe rotte per i tanti chilometri percorsi.

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