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Collodi, la biblioteca della Normale di Pisa, Giunti Odeon: ecco chi sono i vincitori del concorso di architettura moderna Pat2024

Giunto alla sua quarta edizione il concorso premia progetti con particolare attenzione alla loro funzione sociale. Opera prima, opera di nuova costruzione, opera di restauro o recupero, opera di allestimenti o interni, opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione: queste le categorie premiate

Premio Architettura Toscana

Sono sei (con un ex aequo) i progetti vincitori della quarta edizione del PAT 2024, premio all’architettura contemporanea, con particolare attenzione alla sua funzione sociale. Presentati alla Palazzina Reale di piazza Stazione a Firenze, i progetti selezionati si sono mostrati pienamente calati nella richiesta di capacità dell‘interpretazione del contesto, della funzionalità sociale delle opere realizzate, della qualità costruttiva e della responsabilità ambientale, parametri cardine della valutazione.

I progetti vincitori

Anche questa quarta edizione ha premiato la ricerca, la qualità del fare progettuale, l’opera architettonica come strumento di rigenerazione, trasformazione del territorio, oggi più di ieri al centro del dibattito in termini di sostenibilità e di rapporto tra uomo e ambiente. La giuria per questa edizione 2024 è stata composta dagli architetti Michele De Lucchi, Michel Carlana, Francesco Isidori, Claudia Mainardi e la professoressa Emanuela Saporito, eletta presidente.

Ad aggiudicarsi il premio relativo alle cinque categorie previste – opera prima, opera di nuova costruzione, opera di restauro o recupero, opera di allestimenti o interni, opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione – La Casa dell’Architetto (Collodi, Pistoia), Biblioteca Scuola Normale Superiore (Pisa), Cantina di Guado al Tasso (Castagneto Carducci, Livorno), Factory (Firenze), GO – Giunti Odeon (Firenze) e Borgo di Torri (Sovicille, Siena). I progetti premiati per questa edizione sono sei perché la giuria ha assegnato un ex-aequo nella categoria opera di restauro o recupero.

L’importanza della ricerca architettonica

“Un’iniziativa – ha detto Tommaso Barni – presidente del comitato organizzatore del premio – che testimonia la ricchezza e pluralità nel panorama della ricerca architettonica nella nostra regione e premia l’architettura collettiva con committente, progettista e impresa costruttrice come soggetto unico”. “Un’edizione che ha visto una buona partecipazione e la novità è stata l’organizzazione di un concorso di progettazione per l’allestimento della mostra itinerante che nei prossimi sei mesi girerà tutta la Toscana”. Il concorso per l’allestimento è stato vinto dal progetto “La charrette” degli architetti Francesca Sorli, Mario Del Gaudio e Giulia Zucca, che richiama “con freschezza e giocosità, il mondo delle costruzioni”.

A Barni si è unito il presidente del Consiglio regionale ha ribadito come ogni anno il Premio sia l’occasione per una riflessione sul presente e sul futuro di questo settore e della professione di architetto e come per i rappresentanti delle istituzioni rappresenti  un momento per ribadire che nei settori dell’urbanistica e dell’edilizia occorre ancora di più assumere la sfida della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, sia con una rinnovata capacità di committenza pubblica che grazie alle risorse europee.

I progetti vincitori saranno in mostra alla Palazzina Reale di piazza Stazione, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze,  fino al 21 giugno.

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