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Clima in Toscana: il 2024 l’anno più caldo, il 2025 in continuità

Salgono le temperature, aumentano le piogge e gli eventi atmosferici violenti e imprevedibili. Giani: “Servono azioni concrete per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente”

Il 2024 si conferma l’anno più caldo mai registrato non solo a livello globale, ma anche in Toscana. Secondo il rapporto sull’andamento climatico curato dal Consorzio LaMMA, presentato questa mattina in Palazzo Strozzi Sacrati dal presidente della Regione Eugenio Giani e dal direttore del Consorzio Bernardo Gozzini, la temperatura media annua in Toscana ha registrato un’anomalia di +1,35°C rispetto al trentennio 1991-2020. Se confrontata con la media del periodo 1961-1990, lo scarto sale addirittura a +2,3°C. E il 2025 sembra proseguire sulla stessa linea: gennaio è stato tra i più caldi degli ultimi 70 anni, con una temperatura superiore di 2,4°C rispetto alla media.

Temperature record e fenomeni estremi

Il resoconto del 2024 evidenzia un aumento della piovosità del 20% rispetto all’anno precedente e un incremento della temperatura media di 1,35°C – ha dichiarato Eugenio Giani –. Questi dati confermano il continuo surriscaldamento globale, con effetti tangibili anche in Toscana. Fenomeni estremi come le bombe d’acqua hanno reso necessario un rafforzamento delle misure di difesa del suolo”. Il presidente della Regione ha poi ricordato che, tra settembre e ottobre 2024, eventi meteorologici eccezionali hanno costretto la Regione a dichiarare quattro stati di emergenza per calamità naturale, poi riconosciuti a livello nazionale. “Questa situazione – ha aggiunto Giani – dimostra l’urgenza di azioni concrete per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. Il lavoro quotidiano degli istituti di ricerca, insieme all’impegno del Consorzio LaMMA, serve a monitorare questi cambiamenti e a sollecitare interventi mirati”.

Un allarme che si ripete

Purtroppo noi climatologi sembriamo un disco rotto che annuncia ogni anno un nuovo record, ha commentato il direttore del LaMMA Bernardo Gozzini. Il 2024, infatti, è stato il primo anno in cui la temperatura media globale ha superato la soglia critica di +1,5°C fissata dagli Accordi di Parigi sul clima del 2015. “Questi accordi prevedevano che tale incremento non venisse raggiunto prima del 2030 e che non diventasse costante, ma oggi questa prospettiva appare sempre più probabile”, ha aggiunto Gozzini.

In Toscana, dieci mesi su dodici sono stati più caldi della norma: le uniche eccezioni sono state novembre (-0,1°C) e dicembre (-0,3°C). Il mese con l’anomalia più marcata è stato febbraio (+3,3°C), che non ha registrato alcuna ondata di freddo significativa. Una tendenza ormai costante: i mesi di febbraio più caldi della serie storica in Toscana sono stati proprio il 2024, il 2022, il 2021 e il 2020. Anche l’estate ha registrato temperature elevate: luglio (+2,3°C), agosto (+2,9°C) e ottobre (+2°C). Nel complesso, il 2024 ha visto l’inverno più caldo degli ultimi 70 anni (+2,4°C), la seconda primavera più calda (+1,2°C) e la terza estate più calda dopo il 2003 e il 2022 (+1,8°C).

Piogge abbondanti ma mal distribuite

Le precipitazioni in Toscana sono state più abbondanti del normale, con un surplus del 20% a livello annuale. Tuttavia, le piogge si sono concentrate soprattutto in alcuni mesi (gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre), mentre sono state inferiori alla media in luglio, agosto, novembre e dicembre. Il mese più piovoso è stato febbraio, con il doppio della pioggia rispetto alla norma, mentre novembre è stato il più secco (-63%), nonostante sia solitamente il mese più piovoso dell’anno. Anche settembre ha registrato precipitazioni eccezionali, risultando il quinto mese più piovoso dal 1955. Due eventi particolarmente intensi hanno colpito la regione: l’8 settembre, con 37mila fulmini caduti nelle zone occidentali, e il 23 settembre nel basso livornese.

I dati presentati dal Consorzio LaMMA evidenziano quindi un trend climatico sempre più estremo, con temperature in aumento e fenomeni atmosferici sempre più violenti e imprevedibili. La Toscana, come il resto del mondo, deve affrontare sfide sempre più urgenti per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.

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