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Cittadinanza digitale, la Regione approva la proposta di legge

Il testo passerà al vaglio della commissione consiliare competente e successivamente a quello del Consiglio Regionale. Il presidente Giani: “È il frutto di un importante lavoro di squadra finalizzato ad utilizzare le nuove tecnologie informatiche per migliorare la fruizione dei servizi”

Digitale - © Adi Goldstein

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla digitalizzazione Stefano Ciuoffo, ha approvato nel corso della sua ultima seduta la proposta di legge sull’innovazione digitale.
L’idea è quella di dare sostanza al concetto di cittadinanza digitale puntando al rafforzamento delle competenze digitali con un approccio inclusivo e affrontando, in un quadro sistemico, i temi della cybersicurezza e dell’intelligenza artificiale.

“Si tratta – afferma il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – di un testo ampio e completo, frutto del lavoro intenso e congiunto della direzione sistemi informativi, di un importante lavoro di squadra finalizzato ad utilizzare le nuove tecnologie informatiche per migliorare la fruizione dei servizi, che aggiorna la precedente legge in materia. Il prodotto è la summa dell’analisi accurata di come funziona la Pubblica amministrazione e di come si relaziona ed è percepita dai cittadini, nell’intento di migliorare la relazione reciproca e la fruizione dei servizi, sfruttando le nuove tecnologie e la velocità messa a disposizione dalla digitalizzazione delle prestazioni, senza trascurare il contributo che a questo processo può dare l’Intelligenza artificiale”.

“Questa legge – afferma l’assessore regionale all’innovazione digitale, Stefano Ciuoffo – ha l’ambizione di provare a governare e regolare i nuovi processi legati alla rivoluzione digitale che è in atto. Nel corso di questi venti anni, grazie all’attività della Rete Telematica Regionale Toscana, la Regione è riuscita ad affrontare le sfide dell’innovazione con un approccio di cooperazione e condivisione con i diversi livelli istituzionali, ponendosi sempre come sperimentatore di nuove tecnologie, con modelli aperti, con massima interoperabilità e coinvolgimento del territorio. Questo ha permesso di raggiungere importanti obiettivi, come le piattaforme per lo Sportello unico delle attività produttive, utilizzato da tutti i Comuni toscani e quella per l’e-procurement (Start), utilizzata da una vastissima platea di Enti anche al di fuori della Toscana.

Oggi, di fronte alle opportunità e ai rischi delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, abbiamo deciso di ampliare lo sguardo e di introdurre degli strumenti operativi per essere di supporto e guida per gli enti locali ed i cittadini, e per continuare le sperimentazioni di nuovi processi di transizione digitale e di nuove architetture informative. Per tali ragioni, primi nel panorama nazionale, abbiamo recepito le recentissime direttive europee in tema di cybersicurezza e di Intelligenza Artificiale, declinandole nella costituzione di uno Csirt regionale (Computer Security Incident Response Team), ovvero un centro di competenze dedicato alla cybersicurezza che dovrà essere riferimento per tutte le pubbliche amministrazioni del territorio, e nel rafforzamento del ruolo del Consorzio Metis, che ci auguriamo possa diventare il vero braccio operativo in materia di innovazione digitale per il territorio toscano”.

Un importante aggiornamento

La proposta di legge sulla disciplina dell’innovazione digitale nel territorio regionale e la tutela dei diritti di cittadinanza digitale approvata dalla Giunta Regionale aggiorna radicalmente il testo precedente tenuto conto delle evoluzioni che in questi ultimi anni vi sono state nel campo delle nuove tecnologie.

Questa proposta di legge rilancia il ruolo, da sempre decisivo, della comunità degli enti locali toscani in materia di politiche per il digitale. Le sfide che le nuove tecnologie pongono dinanzi alle pubbliche amministrazioni necessitano di un approccio maggiormente condiviso e collegiale nelle scelte, per questo Regione Toscana intende essere al fianco dei territori, con spirito inclusivo e teso alla riduzione dei divari ancora oggi presenti.

Il lavoro portato avanti dalla Regione Toscana si è avvalso della collaborazione delle Università, delle Scuole a ordinamento speciale e dei Centri di ricerca presenti nel territorio regionale, che hanno fornito le loro competenze riconosciute a livello internazionale in materia di intelligenza artificiale, cybersicurezza e alfabetizzazione digitale.

Ridurre le disuguaglianze

I processi di alfabetizzazione digitale assumono in quest’ottica una connotazione di rilievo, soprattutto nell’impegno a ridurre le disuguaglianze soprattutto nelle fasce generazionali più anziane e nei territori delle aree interne e più remote. Anche su questo tema la Regione Toscana si conferma all’avanguardia nel panorama italiano andando a valorizzare la diffusione delle competenze digitali nella popolazione come un ambito strategico, consolidando il percorso di presidio dei centri di facilitazione digitale, avviato dalla Regione sin dai tempi dei Punti di Accesso Assistito, valorizzato nel 2022 con il primo premio nazionale dell’innovazione per le competenze digitali con l’iniziativa “Connessi in Buona Compagnia” e ora finanziato anche dal Pnrr con un’azione dedicata.

Sanità e sicurezza informatica

Inoltre Regione Toscana con questa norma, in un’ottica di ottimizzazione e razionalizzazione, ha individuato in un soggetto in-house già esistente, denominato Consorzio Metis, il punto di riferimento operativo nel presidio degli ambiti strategici della transizione digitale in Toscana.
Questa attività sarà al servizio della Regione e del settore della Sanità toscana e, in prospettiva, potrà diventare riferimento per tutti gli enti locali che lo riterranno opportuno e necessario.

Ulteriore elemento di novità è rappresentato dall’impegno concreto in favore delle politiche per la sicurezza informatica. Lo Csirt toscano sarà un team composto da esperti di Regione Toscana, del sistema sanitario e del Consorzio Metis che avrà il compito di monitorare e analizzare i rischi e le minacce cyber; di sensibilizzare gli enti locali verso la sicurezza e la resilienza cyber; di intervenire in casi di incidenti e di emettere allarmi di fronte a situazioni di particolare gravità.

Il team si rapporterà da un lato con lo Csirt Italia dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, dall’altro con la Polizia Postale, con cui la Regione ha già un protocollo di collaborazione, e dall’altro con gli enti territoriali.

La Regione Toscana mira ad utilizzare il potenziale delle nuove tecnologie, in favore dei cittadini e delle imprese, introducendo ad esempio – anche qui in prima fila fra le Regioni italiane, in attuazione dello AI Act europeo, l’atto europeo dedicato all’intelligenza artificiale, – una parte specifica sull’intelligenza artificiale e sulle “regulatory sandboxes”, strumento di studio determinante per i processi di sperimentazione negli ambiti più innovativi.

Il confronto sul testo

Il dibattito ed il confronto sul testo approvato passeranno nelle prossime settimane al vaglio della commissione consiliare competente e successivamente a quello del Consiglio Regionale.

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