Sabato 5 e domenica 6 aprile tornano in Toscana le Giornate Internazionali delle Case della Memoria.
Riaprono gratuitamente le porte al pubblico i luoghi dove hanno vissuto personaggi illustri tra cui: artisti, scrittori, musicisti, scienziati politici.
Un’occasione unica per sbirciare dal “buco della serratura” le vite di queste straordinarie personalità in un viaggio tra arte, storia e memoria.
1-Villa di Enrico Caruso a Bellosguardo
Enrico Caruso è stato uno dei più grandi tenori della nostra epoca. Napoletano di origine, è legato alla Toscana perché nel 1906 acquistò la cinquecentesca Villa di Bellosguardo, già appartenuta alla famiglia Pucci. Si narra che l’acquisto avvenne in seguito ad una passeggiata in compagnia dell’innamorata Ada Giachetti, quando entrambi rimasero colpiti dal magnifico panorama collinare e dal monumentale e scenografico parco.
La villa, cha appartiene oggi al Comune di Lastra a Signa, è nota per i suoi due magnifici giardini all’italiana con cipressi, querce e piante esotiche come il cedro del Libano, degradanti ed ornati di vasche, fontane e statue.
Villa Bellosguardo oggi è la sede del Museo Enrico Caruso che si fonda sull’idea di far vivere al visitatore un incontro diretto con l’artista nel luogo della sua “ricreazione spirituale” ed espone cimeli e documenti donati dall’Associazione Museo Enrico Caruso-Centro Studi Carusiani di Milano.

2-Le “stanzette” di Mario Tobino a Maggiano
La Fondazione Mario Tobino ha aderito alla quarta edizione delle Giornate delle Case della Memoria aprendo al pubblico le “stanzette” dove Mario Tobino, scrittore e psichiatra della divisione femminile dell’ex Ospedale Psichiatrico di Maggiano (Lucca), ha vissuto per oltre quarant’anni all’interno del manicomio.
Nella visita sarà possibile ripercorrere la vita del grande psichiatra attraverso oggetti personali (la valigia, la macchina da scrivere, le fotografie) e i suoi celebri romanzi.
Mario Tobino è stato un medico psichiatra pioniere in Italia per la grande attenzione per la persona del malato, poeta e scrittore capace di giungere con immediatezza al cuore del lettore, uomo che ha vissuto il suo tempo con un forte impegno civile.

Le due stanzette di Mario Tobino, Maggiano
3- Casa museo di Venturino Venturi a Loro Ciuffenna (Arezzo)
La casa già abitazione dello scultore Venturino Venturi, venne costruita alla fine degli anni Sessanta del Novecento a Loro Ciuffenna e oggi è diventata un museo che custodisce le opere, l’archivio documentario, la fototeca, la mediateca, l’emeroteca.
Le opere sono dislocate nei vari ambienti e in particolare nell’atelier, che ha mantenuto l’aspetto che aveva quando lo scultore vi lavorava. Le suppellettili e gli arredi della Casa sono originali. Casa Venturi ospita oggi anche il Centro di Documentazione per Scultura Italiana del Novecento con relativo fondo librario.
Fra le opere più significative si segnalano: il gesso Donna seduta, la cui versione in bronzo si trova nella Galleria degli Uffizi, il bronzo Silvana al sole, il ritratto in cemento lavorato e scolpito di Giuseppe Ungaretti, il bozzetto in ferro per il Pinocchio di Collodi e lo studio così ricco di sculture e di fascino da avere ispirato a Mario Luzi la bellissima poesia Atelier, composta per Venturino nel 1978.

Casa Venturino Venturi a Loro Ciuffenna
4-Villa di Papiano a Lamporecchio (Pistoia), una realtà bloccata nel tempo
La villa di Papiano a Lamporecchio è rimasta immutata: i mobili, i tappeti, i quadri e gli effetti personali di Laura Towne Merrick sono ancora nelle stanze come la proprietaria li aveva collocati.
Nata nel Maine, il 18 settembre 1842, sesta di sette figli di uno dei più influenti imprenditori e benefattori di Philadelphia, Samuel Vaughan Merrick, magnate industriale della siderurgia, Laura nel 1869 intraprese il suo Grand Tour in Europa, secondo la moda della borghesia di quegli anni.
Nei primi anni Ottanta prese la decisione di lasciare definitivamente il suo Paese di origine e di trasferirsi in Italia. Dopo aver abitato a Firenze decise di comprare, nelle colline del Montalbano in Toscana, un antico casale a Papiano nel comune di Lamporecchio, in provincia di Pistoia, era il 1889.
Gli armadi contengono ancora oggi i suoi vestiti, i ricami, la biancheria intima. Visitando la villa è possibile ammirare un patrimonio “congelato” nel tempo e scoprire che cosa c’è sotto le lenzuola, dentro i cassetti. Un viaggio per conoscere nell’intimità Miss Merrick filantropa e benefattrice.

Villa di Papiano, Lamporecchio
5-Casa Museo Fosco Maraini alla Pasquìgliora (Molazzana, Lucca)
Casa Maraini si trova in località “Pasquìgliora”, a 982 metri di altitudine dell’Alpe di Sant’Antonio nel Comune di Molazzana.
In questo luogo remoto che è raggiungibile solo a piedi, Fosco Maraini riallacciò i legami con le Alpi Apuane, le montagne della sua giovinezza, cui era talmente legato da decidere di voler essere sepolto nel piccolo cimitero dell’Alpe di S. Antonio. Tra il 1975 e il 2004 – anno della sua morte – Fosco Maraini, passò lunghi periodi di ogni anno in questa casa, dove scriveva libri e articoli tra il silenzio dei boschi, panorami e paesaggi.
Così dichiarò lo scrittore e viaggiatore toscano: “Cercavo un bel posto selvaggio. Un giorno dalla Pania intravidi lontano un tetto rosso. Fu difficile rintracciarlo. Il tetto rosso ricopriva ormai il guscio di una casa abbandonata. Dal 1978, appena posso scappare da Firenze, mi rifugio in questo paradiso. Pasquigliora e dintorni, oggi luoghi abbandonati”.
Da Casa Maraini è possibile percorrere i diversi sentieri per ammirare le Alpi Apuane, fra cui il Sentiero della Libertà e quello delle Rocchette, lungo il quale in passato Maraini andava ad arrampicare.
