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Cinque brevetti dell’Università di Firenze in finale al concorso Intellectual Property Award

Le inventrici e gli inventori dell’ateneo fiorentino in gara per ottenere il premio da 10mila euro. Nel contest anche un brevetto dell’Università di Pisa. Ecco i progetti selezionati

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Cinque brevetti realizzati dai ricercatori dell’Università di Firenze  e uno dell’Università di Pisa in finale all’Intellectual Property Award, il concorso organizzato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per valorizzare l’innovazione e la ricerca: in palio il premio di 10mila euro.

L’appuntamento è il 30 ottobre a Roma, a Palazzo Piacentini, per le fasi finali della competizione che si ricolve a università, enti pubblici di ricerca e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico titolari di brevetti. Verrano premiati i migliori brevetti di ricerca in sei ambiti tecnologici: Med tech, Climatech, Agritech, The Energy of the Future, The Future from the Space e The Future of the City (mobilità, logistica, cyber security, telecomunicazioni).

I cinque brevetti di UniFi in gara

Composizione farmaceutica di modulatori S1PR. Si tratta di un trattamento farmacologico in grado di allentare l’atrofia muscolare, senza alcun analogo disponibile sul mercato. Il farmaco è composto da molecole in grado di limitare la perdita di massa muscolare, regolando l’equilibrio tra sintesi e degradazione proteica, che viene alterato in condizioni di ridotta gravità come la permanenza nello spazio. Il farmaco può essere utilizzato anche nel caso di patologie come tumore e diabete, oltre che per contrastare l’invecchiamento fisiologico. Gli inventori sono Elisabetta Meacci e Federica Pierucci per il Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche ‘Mario Serio’. Ambito: The Future from the Space

Dispositivo di accoppiamento meccanico tra veicoli. Il brevetto usa le tecnologie dell’automazione e un sistema meccanico appositamente sviluppato per far muovere in convoglio un gruppo di veicoli a guida automatizzata. I veicoli che seguono il primo, ne replicano il comportamento grazie a un meccanismo di salvaguardia e sicurezza. Anche il sistema di sterzo è progettato ad hoc affinché ogni veicolo riproduca la stessa traiettoria. Gli inventori sono Adriano Alessandrini e Fabio Cignini del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale. Ambito: The Future of the City.

Sistema a bordo di un veicolo per l’individuazione su piste di oggetti estranei o detriti, discontinuità o fratture della pavimentazione. Oggetto della tecnologia brevettata è un radar ad apertura sintetica che, a bordo di un drone, può scansionare l’intera pista di un aeroporto in modo automatico e fornire immagini ad alta risoluzione in grado di rivelare i più piccoli detriti o altri oggetti estranei che potrebbero rappresentare un gravissimo rischio per gli aeromobili in fase di decollo o atterraggio. Il dispositivo può operare anche in condizione di scarsa visibilità, rivelando oggetti anche di notte o con nebbia. Gli inventori sono  Massimiliano Pieraccini, Tommaso Consumi, Alessandra Beni
del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Ambito: The Future of the City.

Trasduttore ad ultrasuoni interdigitato. L’invenzione ha il compito di verificare l’affidabilità strutturale di stazioni spaziali e moduli abitabili su Luna o Marte. Consiste in un trasduttore basato su un materiale piezopolimerico, un film flessibile che si può conformare alla superficie cilindrica delle stazioni spaziali. Il film è collegato a un sistema di elaborazione e analizza la struttura pellicolare della stazione alla ricerca di danni o difetti. Gli inventori sono Lorenzo Capineri e Andrea Bulletti del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Ambito: The Future from the Space.

Dispositivo per la sanificazione dell’aria mediante generazione di una barriera di radiazione ultravioletta. L’invenzione riguarda un dispositivo di sanificazione ambientale che crea una barriera di radiazione ultravioletta invisibile, spessa dai 15 ai 20 centimetri, accoppiata con un flusso d’aria dalla temperatura e umidità controllate. La barriera è pensata per essere posta in verticale tra le zone che si vogliono isolare dal passaggio di aerosol microbici. Unifi possiede l’80% di titolarità del brevetto e il CNR il restante 20%. Gli inventosi sono  Franco Fusi, Barbara Patrizi, Giovanni Romano, Guido Toci del Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche ‘Mario Serio’. Ambito: Climatech.

Il brevetto di UniPi

L’Ufficio di Trasferimento Tecnologico dell’Università di Pisa presenterà il brevetto “Sistema esperto per la determinazione dell’evapotraspirazione reale di una superficie vegetata”  che vede come inventore il professor Giovanni Rallo del laboratorio di sensoristica e modellistica agro idrologica AgrHySMo Lab.

La tecnologia si chiama Atmosmart ed è pensata per l’industria dell’irrigazione con l’obiettivo di mitigare gli effetti della siccità idrologica sulle colture. Il dispositivo mima la traspirazione fogliare, integrando una membrana porosa intelligente, controllabile elettronicamente e capace di interpretare il processo di regolazione stomatica.

 

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