Cinque anni fa, il 9 dicembre 2020, in Toscana iniziava l’attività della Centrale Unica di Risposta del Numero Unico di Emergenza 112, un servizio fondamentale che ha rivoluzionato la gestione delle chiamate di soccorso. In questo lasso di tempo, il 112 si è affermato come un punto di riferimento per i cittadini, garantendo efficienza, rapidità e un supporto capillare su tutto il territorio regionale.
Come funziona la Centrale Unica 112
Il funzionamento del servizio è semplice ma altamente efficiente: quando un cittadino chiama il 112, l’operatore visualizza immediatamente il numero d’ingresso, sia esso 112, 113, 115 o 118. Il tempo medio di risposta è di soli tre secondi. L’operatore ha il compito di identificare l’emergenza, il chiamante e la sua posizione, filtrando eventuali chiamate improprie per non sovraccaricare le forze dell’ordine e i servizi di soccorso.
Un aspetto innovativo del sistema è la geolocalizzazione immediata del chiamante, che avviene sia da linea fissa che mobile, consentendo interventi più rapidi e precisi. Inoltre, il 112 offre un supporto multilingue con servizio di interpretariato attivo 24 ore su 24 per ben 20 lingue.
Un servizio inclusivo: l’importanza dell’app Where Are U
Non tutti i cittadini possono effettuare una chiamata vocale. Per questo, il 112 ha implementato soluzioni innovative come l’app Where Are U, che permette di richiedere aiuto tramite chat o con una chiamata silenziosa, particolarmente utile per persone con disabilità o in situazioni di pericolo.
Enned Abdellah, referente turno della Cur Toscana, ricorda con emozione una chiamata ricevuta da una bambina che, grazie all’app, è riuscita a segnalare che la madre era svenuta. “È stato toccante. La bambina era spaventata e in lacrime, ma è riuscita a darci tutte le informazioni necessarie per far arrivare i soccorsi in tempo.”
Il progetto scuole: educare alla chiamata perfetta
Uno dei punti di forza del servizio è anche la prevenzione e la formazione. Grazie al progetto nelle scuole, gli operatori del 112 si recano nelle classi per insegnare ai bambini come effettuare una chiamata di emergenza nel modo corretto. Matteo Salgano, operatore 112, spiega: “Insegniamo ai bambini la ‘chiamata perfetta’: rimanere calmi, spiegare subito di cosa si ha bisogno e fornire la propria posizione. Facciamo anche delle simulazioni per farli esercitare.”
I bambini accolgono con entusiasmo queste lezioni e imparano a comprendere l’importanza del numero unico di emergenza, diffondendo la consapevolezza anche tra familiari e amici.
Numeri e risultati: un servizio essenziale per la Toscana
A oggi, la Centrale Unica 112 della Toscana conta 170 operatori, supportati da uno staff tecnico e di direzione. La centrale gestisce una media di 9.000 chiamate al giorno, ma nei momenti di crisi, come durante eventi calamitosi, il numero può salire fino a 28.000 chiamate in un solo giorno.
Un aspetto chiave del servizio è la collaborazione con la centrale gemella di Ancona, che garantisce il supporto reciproco in caso di picchi di chiamate o guasti tecnici. Inoltre, i tempi di risposta del 112 toscano sono tra i migliori in Italia: in media, le chiamate vengono prese in carico in meno di tre secondi, mentre la loro gestione dura circa 28 secondi, ben al di sotto della soglia ministeriale di 90 secondi.
Alessio Lubrani, direttore della Centrale Unica 112 della Regione Toscana, sottolinea i vantaggi del sistema: “Il cittadino non deve più districarsi tra numeri diversi. Componendo il 112, ha accesso immediato a tutti i servizi di emergenza. Inoltre, possiamo allertare più enti contemporaneamente, ad esempio sanitari e forze dell’ordine, garantendo un intervento più rapido e coordinato.”
Risultati positivi sottolineati anche dall’assessore alla sanità di Regione Toscana Simone Bezzini: “Dal 2021 ad oggi il 112 ha ricevuto quasi 9 milioni di chiamate. Circa il 50% di queste è stato inoltrato ai diversi servizi di emergenza, mentre una parte è stato filtrato direttamente dalla centrale. Il tempo medio di attesa è di 3.9 secondi e questo testimonia anche una capacità di rispondere in maniera assolutamente tempestiva, trattandosi di servizi di natura emergenziale“. Un servizio all’avanguardia che: “si avvale anche di un impianto tecnologico di primo ordine, assolutamente di avanguardia per tutti gli aspetti che devono riguardare una centrale che deve gestire chiamate di natura emergenziale. Importantissimo ovviamente per quanto ci riguarda, più direttamente, la collaborazione con i sistemi di emergenza-urgenza sanitario della Regione Toscana, perché dall’1-1-2 si trasla anche al sistema di emergenza urgenza sanitario e quindi anche la collaborazione assolutamente proficua e positiva tra la centrale 112 e tutte le articolazioni del sistema di emergenza urgenza sanitaria della Toscana: i professionisti, il mondo del volontariato che costruiscono i servizi di natura emergenziale e che continuano a garantire un livello di prestazioni tra i più alti nel Paese” conclude l’assessore.
Un servizio da conoscere e valorizzare
Cinque anni di attività hanno dimostrato l’importanza del Numero Unico di Emergenza per la Toscana e per l’Italia intera. Ma per rendere il servizio ancora più efficace, è fondamentale che i cittadini lo conoscano e lo utilizzino nel modo corretto.
Scaricare l’app Where Are U, evitare chiamate improprie e sapere come comunicare un’emergenza sono azioni semplici che possono fare la differenza tra la vita e la morte. Il 112 c’è, e in questi cinque anni ha salvato migliaia di vite. Conoscere il suo funzionamento è il primo passo per garantire un soccorso più rapido ed efficace a chi ne ha bisogno.