Enogastronomia/

Ciliegiolo di Maremma, un vitigno sempre più formato esportazione

L’appuntamento alla Fortezza Orsini a Sorano ne conferma le potenzialità: 400mila le bottiglie di “Maremma Toscana DOC” sul mercato italiano

La manifestazione “Ciliegiolo di Maremma e d’Italia” a Sorano

Il Ciliegiolo di Maremma si conferma sempre di più un prodotto da esportazione. Alla Fortezza Orsini di Sorano in occasione della II edizione della kermesse dedicata al vitigno 33 le aziende presenti con 57 ciliegioli in purezza. Oltre alla Toscana c’erano vignaioli da Umbria, Liguria, Marche ed Emilia Romagna.

Più della metà delle bottiglie avevano etichetta “Maremma Toscana DOC” a rappresentare 26 aziende del territorio maremmano. Una presenza importante per un vino di cui si imbottigliano in Maremma 400 mila bottiglie all’anno.

Abbiamo messo in risalto una selezione di Ciliegioli in purezza provenienti da diverse zone di Italia per poter raccontare le tante sfaccettature con cui questo vitigno si può presentare: si va dalle proposte dove la piacevolezza è di certo l’elemento distintivo fino a versioni più longeve e complesse -spiega Francesco Mazzei presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana-. Per la nostra Denominazione si tratta di una varietà autoctona che ci sta dando belle soddisfazioni in tutte le sue varianti; noi produciamo complessivamente 7 milioni di bottiglie, delle quali – in base agli ultimi dati – circa 400.000 appartengono a questa tipologia che ben si presta a sempre nuove e diverse sperimentazioni”.

Francesco Mazzei alla manifestazione “Ciliegiolo di Maremma e d’Italia”

Gli ospiti hanno potuto partecipare anche a degustazioni “verticali” con vecchie annate messe a disposizione dai produttori per offrire ai partecipanti un’esperienza ancora più approfondita. Presente inoltre un angolo dedicato agli abbinamenti con i formaggi e street food locale con diverse prelibatezze della zona.

“Il pubblico è stato molto entusiasta di ciò che ha ritrovato nei calici, sui mercati vi sono etichette interessanti da zone d’Italia molto diverse tra loro – sottolinea Luca Pollini direttore del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana -. Il Ciliegiolo ha sicuramente una forte sensibilità al terroir per cui è molto importante coltivarlo su terreni adeguati. La Maremma grossetana rappresenta una delle aree più interessanti per questa varietà, tanto che più di un quarto delle superfici di Ciliegiolo presenti in Italia sono in Maremma”.

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