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Ciliegia di Lari: un’ottima annata per il primo raccolto a marchio Igp

Debutta sui mercati dopo il riconoscimento di origine la celebre ciliegia di Lari, con una stagione che vede un aumento della produzione del 20%

La ciliegia di Lari Igp

Arriva per la prima volta sul mercato dopo il riconoscimento Igp la famosa ciliegia di Lari, che dopo un percorso di cinque anni ha recentemente ottenuto il riconoscimento di origine attribuito dall’Unione Europea ai prodotti agricoli ed alimentari con una determinata qualità, reputazione o caratteristica dipendente dall’origine geografica.

Il raccolto in aumento del 20%

Il primo raccolto con il bollino Igp arriva in una stagione che segna una netta ripresa delle quantità dopo un’annata, la scorsa, funestata da grandine, pioggia ed eventi estremi che avevano danneggiato le piante e ridotto la produzione. I produttori stimano un incremento del raccolto del 20% rispetto alle passate stagioni.

A dirlo è Coldiretti Toscana in occasione della 66° edizione della Sagra della ciliegia di Lari Igp, in corso fino a domenica 2 giugno nello storico borgo pisano.

200-250 quintali all’anno di ciliegie di Lari Igp

Tra Lari e Casciana Terme gli ettari coltivati a ciliegia sono tra i 60 – 65 ettari circa per una produzione stimata media annua di circa 200-250 quintali annui (in un annata con resa ottimale). Sono otto al momento le aziende agricole idonee che già oggi possono utilizzare il marchio ma solo dal prossimo anno potranno apporlo sulle confezioni. Con la ciliegia di Lari salgono a sedici le Igp della Toscana. 

Le ciliegie, spiega Coldiretti, grazie al loro sapore dolce e intenso, ottengono grande successo sia da parte degli adulti che dei bambini ma possiedono anche proprietà benefiche per l’organismo prima fra tutte quella antinvecchiamento poiché contengono moltissimi flavonoidi (polifenoli), sostanze antiossidanti che contrastano i radicali liberi, rallentano il processo di invecchiamento cellulare.

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