Di forma quadrata, ottagonale o rettangolare, i soffitti delle chiese e dei palazzi rinascimentali sono un ornamento che fonde tutte le arti: per la prima volta il Gabinetto dei Disegni e delle stampe degli Uffizi di Firenze dedica una mostra ai soffitti lignei.
La rassegna, dal titolo ‘I cieli in una stanza. Soffitti lignei a Firenze e a Roma nel Rinascimento’ – aperta fino all’8 marzo – mette in mostra oltre 30 opere tra disegni tecnici, di ornato e di figura, dipinti e altri manufatti che raccontano lo splendore dei soffitti lignei nel Rinascimento e come, per la loro realizzazione, pittura e scultura fossero strettamente connesse all’architettura. Oltre al patrimonio di disegni degli Uffizi, sono esposti fogli dal Louvre, dal museo nazionale di Stoccolma, dalla Biblioteca di storia dell’arte e di archeologia, dal museo di Roma, dagli archivi di Stato di Roma e di Firenze.
Ad aprire la mostra è un rarissimo lacunare ligneo di età romana, per la prima volta esposto al pubblico, che conserva ancora tracce di colore, scoperto recentemente a Ercolano. Il mondo antico modello delle arti nel Rinascimento è rappresentato anche dai magistrali disegni, mai esposti tutti insieme, di artisti, prevalentemente toscani (Giovanni da Udine e Zuccari, e degli architetti Sangallo e Dosio), che ritraggono gli spartimenti a stucco e pittura degli ambienti della Domus Aurea e di altri monumenti classici a Roma, a Tivoli e a Baia.
Il Rinascimento nei soffitti si annuncia in mostra con i colori e gli ornati classici di un maestoso lacunare quattrocentesco in castagno (2 metri per 2 metri), appositamente restaurato per l’esposizione, intagliato dal fiorentino Giovannino de’ Dolci per il Salone del mappamondo di palazzo Venezia.
Magnifico il progetto di Michelangelo per la Biblioteca Laurenziana, che evidenzia come la struttura geometrica dei soffitti a lacunari chiuda e completi la scatola prospettica dello spazio, gusto rinascimentale che ribadiscono Baldassarre Peruzzi nel modello cartaceo per il rinnovamento di San Domenico a Siena e Vasari nel progetto per il Salone dei Cinquecento.
Raffinati accordi geometrici trionfano anche nella stupefacente volta della Sala Regia in Vaticano di Antonio da Sangallo il Giovane. Questo magistrale disegno custodito agli Uffizi, raramente esposto, forniva agli artigiani le modalità costruttive per la combinazione di astroidi, ovati e ottagoni.
In mostra due rari esemplari contemporanei: Wu Yuren con il lacunare “impossibile” The Truth is Concret (2015) e Claudio Parmiggiani con l’evanescente impronta del volo di farfalle (2015) ideata per Villa Medici a Roma. i due artisti interpretano e trasfigurano nelle loro opere i soffitti a cassettoni in un modo che è al tempo stesso un tradimento e un omaggio alla tradizione nobile dei “cieli”.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt ha spiegato che “l‘idea di dedicare una mostra a questo tema inedito e sofisticato parte da un evento doloroso: il crollo del soffitto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma, avvenuto il 30 agosto 2018. Quel giorno è andato in rovina un pezzo del nostro patrimonio artistico, che possiamo proteggere solo attraverso la conoscenza e l’attenzione costante. In questo modo – ha aggiunto – si sviluppa una sensibilità per la tutela, e la mostra degli Uffizi vuole essere un tassello in questa distribuzione del sapere che diventa, alla fine, uno strumento potente nella difesa dei nostri tesori d’arte”.