Un invito a godersi il paesaggio con lentezza, assaporando le eccellenze del territorio. Torna la settima edizione de La Vinaria, la ciclostorica che porta gli appassionati di biciclette d’epoca a immergersi tra le colline lucchesi.
La manifestazione, divenuta un must per ciclisti italiani e internazionali, è in programma dal 18 al 20 agosto, quando si svolgerà la pedalata vera e propria ispirata all’Eroica. La partenza è fissata alle ore 8.30 al Mercato di Marlia (dove farà anche ritorno) e attraverserà i territori di Capannori, Lucca e Porcari; mentre venerdì 18 e sabato 19 agosto, sempre al mercato di Marlia, si svolgeranno alcuni eventi collaterali.
Chi può partecipare
La partecipazione alla ciclostorica è consentita solo con biciclette d’epoca (ante 1987) con telaio in ferro o acciaio, munite di puntali con cinghiette, cambio sul tubo obliquo e fili dei freni esterni al manubrio. Anche l’abbigliamento dovrà essere consono al periodo.
I percorsi
Tre sono gli itinerari proposti da La Vinaria: per le ‘famiglie’ è consigliato un percorso pianeggiante di 17 km, “Il Divino” di 48 km fatto per i ciclisti che vogliono godere dei paesaggi e degli ottimi ristori lungo il percorso, e “L’Intrepido” di 80 km, per gli avventurosi che non hanno paura delle salite e vogliono vedere un panorama mozzafiato dalle colline capannoresi e visitare luoghi come la “quercia delle streghe”.
I luoghi della ciclostorica
Uno dei tanti ristori lungo il percorso, è presso il parco di una villa cinquecentesca “Villa La Badiola” antica residenza dei signori Arnolfini, circondata dai suoi vigneti e uliveti, subito al di sotto della “Specola”, l’osservatorio astronomico voluto da Paolina Bonaparte.
Tra i luoghi che saranno toccati da La Vinaria, il lungo Serchio, la città di Lucca (basilica di S. Frediano, piazza Anfiteatro, via Fillungo, piazza Napoleone, le Mura), i vigneti della Maulina e della Badiola, le colline di Matraia, Valgiano, San Pietro a Marcigliano, Tofori, S. Gennaro, Gragnano, il Quercione di Pinocchio a San Martino in Colle, Porcari con la sua Torretta, Segromigno per poi tornare all’arrivo a Marlia.
Premi
Tra i premi in palio il 6° Trofeo Luciano Berruti per il partecipante con la bicicletta anni ’20 più bella. Alla squadra più numerosa il 4° Trofeo Roberto Silva e il premio al 200esimo iscritto in occasione del Bicentenario del Comune di Capannori.
Come nasce La Vinaria
Nata per “gioco” nel 2016, la Vinaria negli anni ha riscontrato un notevole successo tra i partecipanti provenienti da Olanda, Svizzera, Gran Bretagna e Giappone. Non sono mancate le presenze di leggendari campioni del passato come Francesco Moser, Franco Bitossi, Paolo Fornaciari, Mario Cipollini.
“Alcuni miei amici di ritorno dall’Eroica mi proposero di allestire un evento del genere visto che il territorio, la cucina e le competenze lucchesi erano conciliabili – ha raccontato Roberto Lencioni, direttore del G.S. Cicli Carube -. La Vinaria è nata così nel 2016, quasi per gioco, riscuotendo, edizione dopo edizione, sempre maggiori attestati di stima. La cosa che ci fa piacere è che chi viene la prima volta, torna coinvolgendo altre persone”.
Subito sposata dai sindaci di Montecarlo, Porcari e Capannori, la Vinaria prende il nome da “La Via Vinaria”, una manifestazione vinicola che vede l’apertura delle fattorie per la degustazione del vino. Inizialmente una 3 giorni di eventi con base a Montecarlo, si è poi trasformata in una 3 giorni con logistica a Capannori. La Vinaria è pensata non come gara agonistica, ma per chi vuol fondere passione, divertimento, natura e paesaggio avendo come scopo il pedalare in compagnia e il buon cibo.
Il fenomeno delle ciclostoriche
La Toscana è da sempre terra di strade bianche e ciclisti. Lo dimostra il successo delle ciclostoriche e i tanti appassionati di bici vintage che scelgono di partecipare a manifestazioni come La Vinaria. Il modello a cui tutti gli eventi guardano è l’Eroica e al suo fondatore Giancarlo Brocchi.