Un altro passo in avanti verso il completamento della Ciclovia Tirrenica che diventa sempre più realtà, oggi, 14 novembre, è stato inaugurato il tratto di ciclopista che collega il Ponte sull’Ombrone e Grosseto con gli itinerari ciclabili già presenti nel Parco della Maremma. Questo tratto è stato realizzato nell’ambito del progetto Intense, itinerari turisti sostenibili, del programma di cooperazione europea Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020.
I lavori, che hanno portato alla realizzazione di questa ciclopista, hanno riguardato la riqualificazione della strada che dal ponte sull’Ombrone raggiunge Spergolaia, la messa in sicurezza di molti tratti di pista ciclabile che porta a Marina di Alberese e la realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale. Non finisce qui, infatti, si lavora già agli interventi futuri. Grazie ad un finanziamento di 94mila euro dalla Regione Toscana (sempre nell’ambito del progetto Intense), nei prossimi mesi sarà riqualificata la strada degli Olivi che da Alberese porta alla spiaggia di Collelungo e presto partirà anche il progetto per realizzare l’ultimo tratto di ciclopista che attraversa il Parco della Maremma e che permetterà di raggiungere Talamone.
La ciclopista è stata subito testata con una escursione in bicicletta a cui hanno partecipato i partner del progetto Intense, presenti qui in Maremma, per prendere parte alla due giorni conclusiva proprio di questo progetto. Grazie a Intense, che ha coinvolto 13 partner tra Toscana (ente capofila), Liguria, Sardegna, Corsica e Francia (Regione PACA), solo in Toscana sono state finanziate la progettazione – ed in alcuni casi la realizzazione – di tratti della Ciclovia Tirrenica nei Comuni di Fosdinovo, Massa, Montignoso, San Vincenzo, Piombino, Grosseto, Castiglione della Pescaia e nel Parco della Maremma, per un importo di oltre 500.000 euro.
Una infrastruttura ciclabile che mira ad attrarre, non solo i tanti cittadini di questo territorio, ma tutti gli appassionati, turisti ed escursionisti che hanno fatto della bicicletta una scelta sostenibile di turismo, in modo da prolungare la stagione turistica non più legata solo alla stagione balneare.