Chiusa la dodicesima edizione di Buywine – l’evento della Regione Toscana organizzato in collaborazione con il sistema camerale per promuovere e favorire gli accordi con gli operatori internazionali – si parte con i tour tra cantine e territori per far conoscere cosa (e soprattutto chi) c’è dietro un’etichetta a chi il vino toscano lo esporta all’estero.
Tra le tante realtà toscane che hanno presentato l’eccellenza delle denominazioni regionali Docg, Doc e Igt, sei cantine delle “Terre di Pisa” hanno aperto le loro porte domenica 13 febbraio con visite organizzate dalla Camera di Commercio di Pisa: Fattoria Fibbiano, Pieve de Pitti, Podere La Regola, Tenimenti Carvin, Tenuta la Macchia, Fattoria Villa Saletta.
Erano 16 buyer stranieri, provenienti da Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Libano, Germania, Francia, Belgio, Albania, Svizzera, Repubblica Ceca, Argentina, Messico, accompagnati da una guida “Terre di Pisa”, che hanno potuto incontrare il vino laddove inizia il suo percorso produttivo, nei vigneti di alcune aziende della Valdera, e nelle cantine dove diventa un prodotto di qualità.
“Un prodotto come il vino, per il suo strettissimo legame con la storia e la cultura del luogo che lo esprime non può prescindere la conoscenza diretta del terroir. Per questo motivo –spiega Valter Tamburini, Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Pisa – abbiamo voluto ospitare i buyer provenienti da diversi mercati esteri per far loro conoscere i contesti di altissimo pregio in cui si producono i nostri vini, la bellezza assoluta di Pisa e del suo entroterra. Il binomio vino e turismo è uno degli elementi di forza delle “Terre di Pisa” insieme a tutte le altre eccellenze presenti e l’esperienza diretta con il è il miglior modo di promuoverlo”.