Anteprima globale per il Chianti Classico: degustazioni in presenza in 6 città di 5 paesi – toccando i principali mercati: Europa, Asia e Nord America – e interazioni on line con i produttori. Una formula nuova, ibrida, per presentare le nuove annate del Gallo Nero e far incontrare i soci, operatori del settore e stampa.
Un’edizione che promette numeri importanti: sono attese oltre 2800 persone tra addetti ai lavori e giornalisti, per degustare circa 10.000 bottiglie delle oltre 400 etichette presentate.
Il calendario degli appuntamenti parte da maggio, giovedì 20 e venerdì 21, per le città di Chicago, Firenze, Londra e New York, mentre il 22 e il 23 giugno è il turno di Monaco, per chiudere con Tokyo il 30 giugno. Le degustazioni in presenza delle nuove annate di Chianti Classico saranno esclusivamente su invito e rivolte a un selezionato pubblico di settore. Inoltre, tramite la piattaforma finlandese Brella, integrata con il nuovo catalogo virtuale sviluppato da Bottlebooks, ciascun partecipante potrà fissare appuntamenti o interagire in chat con i produttori durante la degustazione.
Il Gallo Nero verrà presentato nelle sue declinazioni: 196 etichette di Chianti Classico annata, cui si aggiungono 9 anteprime della vendemmia 2020, 139 di Chianti Classico Riserva e 98 di Chianti Classico Gran Selezione. L’anteprima lascia spazio anche ai vini in divenire: sono 16 i vini che aspirano a diventare Chianti Classico annata e 14 Chianti Classico Riserva. Presente anche il Vin Santo del Chianti Classico, presentato da 35 aziende, e l’Olio DOP Chianti Classico, con 34 etichette.
Lunga anteprima a Firenze: dal 20 al 24 maggio, degustazione nel Chiostro di Santa Maria Novella
Per alcuni selezionati operatori del settore, a Firenze i giorni di degustazione proseguiranno anche il 22, il 23 e il 24 maggio. La Connection sarà ospitata nel Chiostro Grande del Museo di Santa Maria Novella, il convento domenicano risalente al secolo XIV dell’omonima Basilica.
“Questa edizione è un inizio – dichiara il presidente Giovanni Manetti – torniamo a presentare i nostri vini in uno scenario del tutto diverso rispetto allo scorso febbraio, che ci richiede di saper rispondere con prontezza alle nuove esigenze. Questa lunga interruzione dei viaggi internazionali ci ha spinto a trovare soluzioni alternative e mai come in questo momento è importante sentire vicini i nostri interlocutori all’estero”. I mercati della Connection assorbono oltre il 70%della produzione e “una formula ibrida assicura massima sicurezza a chi degusta in presenza e al contempo moltiplica le possibilità di noi viticoltori di interfacciarci sui mercati”.