La via Francigena diventi patrimonio Unesco. Sia nel tratto conclusivo, che attraversa l’Italia, sia nell’intero percorso che parte dall’Inghilterra e attraversa anche Francia e Svizzera. La commissione Europa del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Francesco Gazzetti chiama la Toscana a prendere l’iniziativa a sostegno del riconoscimento, che da più parti, e ormai da più di dieci anni, si cerca di ottenere.
Con voto unanime licenzia una proposta di risoluzione che passa ora all’esame della Aula, con la quale si impegna la giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Ministero della Cultura affinché continui a sostenere, con sempre maggior incisività, il percorso della candidatura Unesco del tratto italiano della Via Francigena di concerto con tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Lazio, e con il sostegno tecnico dell’Associazione Europea delle Vie Francigene”.
La candidatura
Allo stesso tempo la Regione dovrà attivarsi “nei confronti del Governo e del Ministero della cultura, affinché venga intrapreso ogni sforzo utile per arrivare ad una progettazione comune di una candidatura a Patrimonio dell’Umanità dell’intero percorso della Via Francigena sul territorio europeo, e quindi a riprendere l’iniziativa nei confronti degli altri Paesi interessati”. La Francigena “è itinerario culturale del Consiglio d’Europa – ha ricordato Francesco Gazzetti (Pd) – ma anche una fantastica metafora dei valori europei, nei quali profondamente crediamo“.
L’atto d’indirizzo è frutto di un lavoro condiviso dell’ufficio di presidenza della commissione (Gazzetti, Galli e Paris) ed è stato curato dalla vicepresidente, Anna Paris (Pd), che l’ha illustrato nell’ultima seduta. È il risultato di un lavoro avviato già nei mesi scorsi, con una serie di audizioni e l’incontro al passaggio della “Road to Rome 2021”, il cammino, celebrativo dei venti anni dell’Associazione europea delle Vie Francigene, che ha attraversato la Toscana nel mese di agosto.
“La Francigena ha un rilievo culturale e un impatto turistico e socio-economico con importanti ricadute sulla Toscana diffusa” ha spiegato Anna Paris. “Nel fiorire di cammini storici, religiosi e naturalistici che attraversano la nostra regione, ha una particolare valenza simbolica: rappresenta l’idea di Europa, attraversa quattro nazioni e, in Italia, sette Regioni”.
Un’idea che nasce da lontano
L’iniziativa per ottenere il riconoscimento “è stata presa una prima volta nel 2010, poi è stata ripresa nel 2017. La candidatura ha incontrato il favore del nostro Ministero dei beni culturali ed è stata inserita nella lista propositiva nazionale, ma è ferma dal gennaio 2019. Nel 2020, ci sono stati incontri tra i ministeri dei quattro Paesi per addivenire a un progetto unitario di canditura Unesco dell’intera via Francigena. La Toscana ha investito molto e continua a investire; da tempo la nostra Regione si è fatta portavoce e capofila, è necessario dare un ulteriore spinta all’iniziativa”.
A partire dal 2009, si legge nel testo della proposta di risoluzione, sono stati investiti oltre 21 milioni di euro. Il tratto toscano della via Francigena, si legge nell’atto d’indirizzo, si estende in Toscana per 380 chilometri, attraversa 38 Comuni e più di mille strutture ricettive, come recentemente rilevato da Irpet.