In vista dell’8 marzo Advancing Women Artists, con il supporto delle Gallerie degli Uffizi Medici e the Medici Archive Project, lancia una grande sfida nel segno della creatività femminile. È un appello agli artisti di tutto il mondo a utilizzare l’arte di Giovanna Garzoni, tra le più grandi pittrici del Seicento e dal 10 di marzo protagonista di una retrospettiva a lei dedicata in Palazzo Pitti, come trampolino di lancio per creare le proprie opere originali.
Anche le istituzioni culturali ed educative di tutto il mondo sono invitate a partecipare a questa challenge dedicata alla pittrice che incarnò l’interesse seicentesco per i dettagli scientifici e il minuzioso realismo ma attraverso il suo occhio ‘miniaturista’ riuscì a puntare a una visione più ampia. L’arte della Garzoni raccoglie e sintetizza in sé le culture dell’Inghilterra, del Giappone, del Messico, della Cina. Nelle sue luminose nature morte, le conchiglie raccolte su spiagge lontane si abbinano a preziose fioriture che crescono nella giungla e i deliziosi frutti del ‘giardino di casa’ si accompagnano a porcellane dell’Estremo Oriente.
Dal 2 marzo all’8 aprile gli artisti e le istituzioni interessati a partecipare possono iscriversi riempiendo un semplice modulo online, fornendo le informazioni di base del loro evento per la Festa delle Donne, o il mezzo su cui produrranno la propria opera d’arte originale.
Il 9 marzo la sfida sarà lanciata dal vivo, in occasione della conferenza stampa/inaugurazione della mostra della Garzoni, nella celebre Sala Bianca di Palazzo Pitti. Durante l’evento fiorentino, il direttore delle Gallerie Eike Schmidt tratterà e condividerà con il pubblico il concetto degli Uffizi come ‘museo vivente’ e illustrerà gli sforzi compiuti negli ultimi anni per mettere in luce l’arte femminile.
Durante la permanenza di 10 anni di Garzoni a Firenze, dove si stabilì nel 1642, le luminose nature morte dell’artista avrebbero arricchito la collezione del Granduca Ferdinando II e della Granduchessa Vittoria della Rovere. Quest’ultima includerebbe una selezione di opere d’arte di Garzoni nella sua Wunderkammer a Poggio Imperiale.