Il Comune di Certaldo ha lanciato un appello ai cittadini per aprire i cassetti e tirare fuori foto, reperti, documenti, articoli e aneddoti, che possono ricostruire l’intervento di Ernest Pignon-Ernest a Certaldo nel 1980.
Il materiale riportato alla luce diventerà parte integrante dell’esposizione documentale “Wails. Ernest Pignon-Ernest / Certaldo 1980”, in programma dal 22 aprile al 23 giugno 2024 a Palazzo Pretorio di Certaldo.
La memoria deve tornare al settembre certaldese del 1980, all’interno della mostra-azione dal titolo “Il naturale e l’umano”, coordinata dal critico d’arte Antonio del Guercio.
In quell’occasione l’artista francese Ernest Pignon-Ernest realizzò un intervento dal titolo “Molti uomini e molte donne venuti a Certaldo”, apponendo in vari luoghi della città serigrafie giganti: “donne e uomini nudi in atto di penetrare nelle case e negli edifici pubblici; Pasolini crocifisso a testa in giù e la pelle d’uomo di Michelangelo”, come recita il comunicato stampa dell’epoca.
“Sono sicuro che, cercando nei cassetti della memoria, possano emergere frammenti preziosi di questa pagina della nostra storia artistica, che potrebbero arricchire in modo significativo la mostra documentale in programma a Palazzo Pretorio – commenta il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini, che chiede la partecipazione attiva della cittadinanza -. Vi invito quindi a prendervi del tempo per esplorare i vostri ricordi, cercare tra le vecchie foto di famiglia, i documenti conservati, gli articoli di giornale ingialliti dal tempo. Ogni pezzo di memoria condiviso sarà un contributo prezioso alla ricostruzione di questo importante momento artistico”.
La mostra sarà l’occasione per riportare alla luce un’importante pagina di arte realizzata sul territorio da uno dei più conosciuti pionieri dell’arte urbana. Un momento di memoria di una intera comunità e di approfondimento dell’opera di Ernest Pignon-Ernest.
I file della documentazione che si intende condividere potranno essere inviati entro e non oltre il 5 aprile 2024 via mail all’indirizzo project@wailszone.it
Per informazioni chiamare il 3383134349/ 335389468
Chi è Ernest Pignon-Ernest?
Ernest Pignon-Ernest è un artista francese esponente del movimento Fluxus e del situazionismo, nato a Nizza 1942. La sua ricerca artistica indaga sulle memorie dei luoghi, che l’artista rievoca suggestivamente attraverso allestimenti site-specific di poster, disegni e serigrafie.
La creazione delle sue opere è in forte attinenza con il luogo di destinazione, l’impegno politico, culturale e sociale dimostrato nel suo lavoro, in aggiunta a un approccio situazionista e spiazzante delle sue installazioni effimere, fanno di Ernest Pignon-Ernest uno tra i pionieri e i precursori del movimento street art.
Il primo progetto in strada risale al 1966 e riguarda la realizzazione sull’altopiano di Albion di una serie di stencil raffiguranti vittime del disastro nucleare di Hiroshima, in risposta critica alla creazione di una base di lancio per missili nucleari nella zona. I
l profondo legame fra opera e contesto diventa da questo momento fondamentale per Ernest Pignon-Ernest, che rifiuta l’art sistem preferendo esprimersi direttamente nei luoghi d’ispirazione.
Con questo spirito nascono anche i progetti successivi, come il grande allestimento di poster realizzato in occasione del centenario della Comune parigina (1971) o nelle opere realizzate nella cittadina di Certaldo (Firenze) in omaggio a Boccaccio e Pasolini (1980).
All’intellettuale italiano Ernest Pignon-Ernest ha inoltre dedicato nel 2015 una serie di poster affissi nei luoghi di pasoliniana memoria che lo ritraggono in una drammatica Pietà. Dal progetto è stato tratto un documentario dal titolo “Se torno” realizzato dal Colletivo Sikozel.
L’interesse per la cultura italiana e mediterranea porta l’artista a compiere numerosi viaggi, fra cui l’interessante soggiorno a Napoli fra il 1988 e il 1995, dove realizza diversi poster ispirati a Caravaggio e alla pittura barocca napoletana.
Artista impegnato, Ernest Pignon-Ernest ha spesso indirizzato la sua ricerca artistica verso opere mirate alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica su temi come l’apartheid (1974), l’aborto clandestino (1975), l’AIDS (2002).
Particolarmente interessante nel suo percorso artistico è il progetto Arbrorigènes; serie di sculture ispirate al rapporto uomo-natura realizzate nella foresta di Uzest nel 1988.