Buone notizie per tutti i ‘fan’ del Castello di Sammezzano (chiuso ormai da diversi anni) che sognano e aspettano di poter tornare a visitarlo.
Lo Stato sta infatti valutando l’acquisto di questo vero e proprio “gioiello” architettonico che si trova nella frazione di Leccio del comune di Reggello (Firenze)
Il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, rispondendo nell’Aula del Senato a un’interrogazione del senatore Dario Parrini (Pd) ha dichiarato che il Castello di Sammezzano “è compatibile, in linea di principio, con il generale indirizzo adottato dal Ministero sin dall’insediamento del Governo in carica; un indirizzo affermato con riferimento al caso di Villa Verdi a Sant’Agata di Villanova sull’Arda”.
Tuttavia, ha aggiunto Mazzi: “Sebbene il valore storico, artistico, monumentale, culturale del Castello di Sammezzano sia ben noto al MiC, occorre tenere conto come l’acquisizione di beni privati da parte dello Stato non possa rappresentare in via generale una soluzione ai problemi gestionali dei beni culturali di appartenenza privata.
Inoltre, secondo il generale principio di indifferenza proprietaria dei beni di riconosciuto interesse culturale, la natura pubblica o privata della proprietà di un bene non implica alcuna conseguenza in termini di tutela del bene stesso: pubblico o privato che sia, ciascun proprietario è tenuto a garantirne la conservazione”.
“Parzialmente soddisfatto” della risposta avuta si è dichiarato Parrini, perché, ha spiegato “il valore del bene architettonico del Castello di Sammezzano, è enorme e riconosciuto da tutti. È il più grande esempio di arte orientalista nel nostro Paese: si tratta di un bene culturale preziosissimo, che da quarant’anni versa in stato di sostanziale abbandono ed è in mano una proprietà che è sorda a qualsiasi richiamo della Soprintendenza e delle autorità preposte a garantire una manutenzione adeguata di un bene architettonico di questa rilevanza. Credo che la sua acquisizione al patrimonio pubblico sia urgente”.
Castelo di Sammezzano: un gioiello da recuperare
Il castello di Sammezzano, con il suo parco, nel secondo Ottocento fu riprogettato dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona, che rese il castello – con le sue 13 sale monumentali ispirate all’arte indiana e moresca – un capolavoro dell’Eclettismo.
Trasformato con le sue 140 stanze in hotel di lusso, dopo una serie di aste giudiziarie mai aggiudicate tra 2015 e 2017, il bene è tornato alla Sammezzano Castle srl, che lo aveva acquistato nel 1999 per farne un resort e che è uscita da una procedura di fallimento.
In occasione della presentazione dei risultati del X censimento “I Luoghi del Cuore”, a febbraio 2021, la proprietà aveva annunciato l’avvio di una serie di interventi di recupero nel parco di 190 ettari che circonda il castello.
I lavori però non sono mai cominciati e Sammezzano si trova ancora in stato di abbandono e senza prospettive certe: questo impedisce anche l’assegnazione dei contributi Luoghi del Cuore, che vengono erogati solo a enti non profit e a fronte di progetti certi di tutela.
Sono tante le persone che conitnuano a votarlo per mantenere alta l’attenzione, con la speranza, vista la sua bellezza e unicità, di vederlo un giorno aperto al pubblico.