Un ulteriore tentativo di salvare il Castello di Sammezzano arriva dalla candidatura alla quinta edizione del “7 Most Endangered”, il programma comunitario promosso da Europa Nostra – la federazione pan-europea per il patrimonio culturale – , che ha l’obiettivo di individuare i luoghi in pericolo presenti sul territorio europeo e mobilitare soggetti pubblici e privati affinché ne venga assicurato il recupero.
Malgrado negli ultimi anni sia divenuto uno dei monumenti nostrani più amati e discussi, il bene storico rimane chiuso e in stato di semiabbandono da quasi un trentennio, con un conseguente aggravio della sua già drammatica situazione strutturale.
L’istanza per la partecipazione al programma, avanzata per tramite di “Imago Mundi Onlus” – Associazione Culturale di Cagliari già ideatrice di “Monumenti aperti”, la più importante festa della Sardegna dedicata alla promozione e valorizzazione de beni culturali – , è avvenuta nell’ambito di “Save Sammezzano”, la campagna di sensibilizzazione internazionale guidata da Francesco Esposito per ottenere tutela, valorizzazione e fruibilità pubblica di Sammezzano.
La candidatura del castello toscano il cui esito si saprà nella primavera del 2020, ha ottenuto il supporto ufficiale del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Toscana, del Comune di Reggello, del Comitato FPXA e della Kairos Srl, creditore procedente della procedura fallimentare avente per oggetto Sammezzano.
Il Castello di Sammezzano, già vincitore dell’8° Censimento “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI e unico sito culturale italiano giunto nella fase finale della precedente edizione del “7 Most Endangered”, è il più importante esempio di architettura eclettica della nostra nazione ed è da molti considerato il castello più belli d’Italia.
Come ricorda il portavoce del Movimento Save Sammezzano in una nota – ‘Dopo l’affidamento a Kairos Srl su decisione del Tribunale di Firenze, poi annullato dal Tribunale di Arezzo in seguito al fallimento della proprietà italo-inglese avvenuto a dicembre 2017, nessun acquirente si è presentato alle successive indette per la sua vendita. La partecipazione al “7 Most Endangered Programme 2020”, oltre ad esortare le autorità italiane a identificare quanto prima una proprietà definitiva che possa finalmente risanarlo e renderlo fruibile, potrebbe attirare l’interesse di potenziali investitori disposti a collaborare ad un futuro progetto di recupero’.