Tre giorni dedicati ai libri, al buon cibo e al territorio, per rivitalizzare un piccolo borgo stretto tra le colline della Val d’Orcia e le Crete Senesi, che da sei anni per un fine settimana si trasforma in un salotto letterario a cielo aperto. È CastelLibri, la manifestazione che torna dal 2 al 4 giugno a Castelmuzio, frazione di Trequanda che conta appena una cinquantina di abitanti. Ideato da Maria Stella Bianchini, presidente dell’associazione “Castelmuzio Borgo Salotto” e Roberta Perugini, libraia a Firenze, il festival proporrà incontri con gli autori, attività per i bambini, pranzi e cene cucinati dalle donne del paese e anche spettacoli.
Per tutti e tre i giorni infatti per le vie del paese ci sarà il mercatino di artigianato e vintage, un’area ludica per i più piccoli, un punto d’assaggio dell’olio locale e menù speciali della tradizione senese alla Locanda di Casalmustia e allo stand gastronimico della società sportiva.
Un festival che nasce dalla comunità
Con un unico obiettivo: creare comunità. “L’idea del festival è nata per valorizzare il territorio, per dare una prospettiva di futuro abbiamo cercato di lavorare sul presente – racconta Roberta – abbiamo pensato di portare la letteratura nel salotto all’aperto di Castelmuzio, che è un belvedere bellissimo, di fronte a tutta quella bellezza contemplativa e meditativa. Volevamo rivitalizzare il paese ma senza svenderlo al turismo, fare in modo che i giovani non andassero via, come invece abbiamo fatto tutti quelli della mia generazione, perché non c’era lavoro. Con i proventi di CastelLibro abbiamo aperto una sala dove i giovani possano ritrovarsi, uno spazio di aggregrazione pubblica che prima non c’era.”
Tra le novità di quest’anno c’è una giornata dedicata al futuro del cibo e all’agricoltura sostenibile, una con gli scrittori “a filiera corta”, provenienti dal territorio, e anche una serata di burlesque.
“Siamo una realtà piccola, che si basa sul volontariato, noi invitiamo gli autori offrendo loro un piatto di pici ma tutti sono sempre stati contenti, c’è sempre affettività in quello che accade e molta partecipazione di pubblico” spiega Roberta che è andata via da Castelmuzio quando aveva 17 anni e ora sogna una rinascita dei piccoli borghi come il suo. “Una volta qui eri davvero isolato, non c’era neanche Internet, ora con lo smart working questi borghi hanno una possibilità in più di essere vissuti e dovremmo provare a recuperarli, i disastri ambientali come quello in Emilia Romagna sono dovuti anche alla cementificazione, si continua a costruire mentre ci sono molti borghi vuoti che si potrebbe ricominciare a vivere.”
Il programma di CastelLibro
CastelLibro parte venerdì 2 giugno con “La repubblica dei valori”. Si inizia alle 10.30 con Pietre azzurre”, letture ad alta voce a cura del Museo della Narrazione che nel pomeriggio alle 15 proporrà an che il laboratorio di scrittura creativa “Fiori blu”.
Alle 11.30 si terrà l’incontro “Sbirri simpatici” Leonardo Gori presenterà il suo nuovo romanzo “La libraia di Stalino” (Tea) e Marco Vichi offrirà al pubblico del festival un’anteprima del suo romanzo con protagonista il Commissario Bordelli “Nulla si distrugge”, che uscirà a fine giugno. I due autori alle 16 presenteranno il loro libro scritto a quattro mani “Vite rubate” (Guanda), che racconta la storia di un amore intenso e di un difficile riscatto nell’Italia dell’immigrazione e dello sfruttamento. Da non perdere alle 17 l’incontro con il sindaco di Trequanda, Andrea Francini, e Riccardo Nencini sul suo libro “Solo” (Mondadori), dove ricostruisce sotto forma di romanzo la vita di Giacomo Matteotti.
Sabato 3 giugno tra gli ospiti Paolo Ciampi che presenta il suo libro “Terapia del bar” (Ediciclo) in un aperitivo con l’autore alle 11.30, mentre alle 18.30 Alessandro Vanoli presenta il suo nuovo romanzo “Estate promessa e nostalgia” (Il Mulino). Il pomeriggio è dedicato a un incontro sul futuro del cibo, con quattro scrittori: Fabio Ciconte, autore del libro “L’ipocrisia dell’abbondanza” (Laterza) e direttore della rivista ambientalista Terra!, Francesca della Giovampaola autrice di “La cura della terra”, Riccardo Lupino, autore de “Il gioco è bello quando dura poco” e Silvia Moroni con il suo “Parla sostenibile”. La giornata si conclude con lo spettacolo di burlesque “Queerlesque show”, nato da un’idea di Sylvie Bovary.
Infine la giornata di domenica 4 giugno è dedicata al territorio, con un percorso trekking intorno a Castelmulzio la mattina e nel pomeriggio una maratona degli scrittori del territorio, con Andrea Ceccarelli, Giorgio Ciacci, Andrea Vigini e Giacomo Vigni.